Freedom Unite

Ebbene sì, grazie alla mitica reggae band Africa Unite, per una sera, una notte ancora, abbiamo avuto tutti e dico tutti la nostra notte di libertà. È vero quanto riporta l’articolo su La Stampa del due ottobre, dell’empatia non mascherata fra agenti di custodia e noi detenuti. Non ho mai conosciuto, in carcere, quel rigore aspro e duro: esiste il dialogo e per la maggioranza di detenuti e agenti è così, è naturale che esistano i ruoli, forse per scelta o forse per ironia della sorte, ma grazie al dialogo tutti sappiamo che indipendentemente o meno dall’età comune, sotto gli abiti, che siano una divisa o una tuta ginnica, ci sono uomini che si confrontano, e magari qualcuno riesce a mettersi in discussione per migliorarsi e provare a cambiare grazie al dialogo sereno e rispettoso senza che mai l’uno tenti di prevalere sull’altro!
L’articolo fa anche riferimento a “uno” che conversava con il batterista Davide Graziano. Quella persona è il sottoscritto ma, ahimé, devo rettificare che non uscirò fra quattro anni ma fra uno esatto, forse c’è stato un piccolo fraintendimento dovuto al baccano degli animi felici, rilassati e liberi. C’è anche da dire che ero preso dalla felice emozione di andare a salutarlo e ringraziarlo per aver mantenuto fede alla promessa che mi fece la sera del 9 maggio 2006, serata in cui venne a cena qui da noi con la sua fidanzata Luciana Littizzetto e naturalmente con un uomo che stimo moltissimo, il regista Davide Ferrario. Anche a lui e a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione non semplice di questa magica serata va il mio personale ringraziamento, in particolare al Direttore Pietro Buffa che come sempre si distingue per la sua sensibile disponibilità, ed ancora un uomo molto vicino ai nostri problemi e anch’esso sempre disponibile che ringrazio a nome mio e dei detenuti della Prometeo, l’assessore Alfieri.
E sì amiche e amici, è ben chiaro e molto forte il nostro grazie infinito e riconoscente a tutta la band che compone gli Africa Unite, grazie per la vostra disponibilità, per averci dato una notte di libertà, ma ancora di più questa è la prova che ancora una volta la Musica, creatrice dell’animo umano, ha liberato e unito! Un abbraccio a tutte e tutti dal profondo del cuore.

AgSa

Comments 1

  1. Ciao, mi chiamo Fabrizio, ed ero presente (come visitatore) al concerto in questione. É stata una serata bellissima, una rara occasione di poter vedere il carcere senza i filtri dei luoghi comuni. Un’esperienza indimenticabile per la quale vorrei ringraziare gli Africa Unite e i detenuti delle Vallette, che hanno trasformato una sera qualunque in un concerto memorabile per emozioni espresse e gioia pura. Grazie. F

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