A Erika.
Grazie per avermi risposto. Hai una sensibilità fuori dal comune. Descrivi i tuoi vissuti e le tue esperienze trasmettendo forti emozioni. Leggendo il tuo scritto mi sono quasi commosso e spero che Roma ti sia piaciuta e che tu sia stata accolta con entusiasmo e grande calore.
Sai, leggendoti sul blog ho avuto la sensazione, anche se solo per un attimo, di correre per le vie di Roma ed è stato stupendo. Mi hai trasmesso una forte emozione. Sono ormai cinque anni che sogno di percorrere un qualsiasi viale della mia città e tramite il tuo scritto ho realizzato il sogno che mi rincorre giorno e notte. Anche se solo con l’immaginazione, sono tornato lì dove sono nato, ho sentito l’odore unico di Roma, che solo lì puoi sentire. Ho sentito quel vento accarezzare la mia pelle, ho addirittura sentito le espressioni di cui mi parli nel tuo scritto Ho fatto, grazie a te, un viaggio fantastico, pieno di meravigliosi ricordi e di sensazioni bellissime.
Sa che a Porta Portese ci ho lavorato tanto tempo fa? Avevo un negozio di abiti e ricambi moto. Ma poi anche li è finito tutto. Sai, nel ’96, quando sono finito in carcere per una lunga condanna, la mia prima lunga condanna, una volta dentro ho dovuto vendere tutto, come ho dovuto lasciare la mia attività sportiva di pugilato. In quell’esperienza ho perso gran parte di me stesso. Ma poi tutto è passato, ho affrontato tutto, anche la mia patologia, con forza e coraggio e soprattutto il tanto affetto che la mia famiglia mi ha sempre trasmesso.
Poi, come sai, il mio trascorso è tutto carcere. Perché affrontavo le cose negative senza provare a cambiarle. Questa volta percepisco che posso cambiare il negativo in positivo, trasformare il veleno in medicina. Ho acquisito una maturazione che mi da il coraggio non di accettare, ma di trasformare il mio vivere.
Spero di rincontrarti presto. Non vorrei perdere un’amicizia come quella che mi offri. E magari un giorno ti inviterò a Roma e ti farò da Cicerone, chissà. Sai, io sono nato e cresciuto a Piazza Bologna, a due passi da San Lorenzo e la Stazione Termini. Insomma, a due passi dal centro. Non so se conosci queste zone, ma essendo molto centrali è facile che tu ci sia passata.
Ti saluto con stima e affetto.
Un grande abbraccio.
Daniele
Leggi il precedente messaggio di Erika tra i commenti a questo post di Daniele.
Comments 2
Ciao Daniele, non sai quale gioia mi ha fatto ricevere così intima risposta. Ti ho pensato spesso in questi giorni. Non so, è difficile, cerco, tento di trovare parole che possano essere sincere e che al tempo stesso non feriscano. Roma è grande,ma tu di più. La tua esperienza èesempio, avrei tante domande da farti, e sarei felice di seguirti nelle spiegazioni di ciò che hai imparato. E’ strano, ma sul blog non si legge la data e l’ora di quando scrivete e questo mi pare amplifichi la nostra distanza. Non so se anche per voi è così. Passo spesso su Via Pianezza, è di strada per me. Cerco di ricordarvi, di non perdere i lineamenti del vostro viso, il suono della vostra voce…La tua poi, è facile da ricordare. Parli del 96, io non riesco a ricordare chi fossi in quel anno, ma mi ritrovo adesso e quello che sento di dirti è che dentro ofuori i conti con te stesso comunque li devi fare, e mi sento vicina a te, e sento che la condivisione tramite email è troppo pubblica per poter dire tutto,; ma comunque è già qualcosa. Non mi è difficile pensarti tra i banchi di Porta Portese, a piazzare i tuoi jeans. Faccio qui una parentesi: non c’è niente di più teatrale dei mercatari che urlano eccitati quanto sia buona la loro merce. Non so quanto ti manca alla dimessa, ma sarei felice di essere presente..e la sparo grossa perché chissà del futuro? nessuno. Ma nel mio presente di oggi ho una gran voglia di stare ad ascoltarti.
Un grosso bacio Erika
Ps: non so se sono stata in Piazza Bologna, ma siccome sto lavorando tra Roma e Torino, appeno sarò di nuovo di lì farò in modo di andarci e di gustarmi il vento di cui parli.
.18/04/7 ..che dirti Daniele…..Roma è anche la mia città di nascita e tu lo sai però…non sono mai riuscita a vivermela tanto da sentirmela dentro nel mio cuore. E’ una splendida città storica nella quale tutto il mondo ci passa forse almeno una volta nella propria vita. io da roma sono voluta andar via lasciando li tutto quanto poco c’ho vissuto e che oggi ricordo con non molto piacere. il mio desiderio è quello di vivermi Roma come mai l’ho potuta vivere…..semplicemente” liberamente” . riuscirò un giorno a vivermela da turista assaporandone tutti gli odori, i colori e i rumori che le appartengono e che sono unici come tu ben sai. So che pare brutto ma sai come se dice a Roma: aho!!! hai perso ‘a brocca? ah ah ah!! sono certa che dipende solo da me il volermela vivere serenamente. sono venuta a Torino che non avevo ancora 19 anni e per me questa è la città dove sono riuscita a vivermi me stessa e soprattutto conoscermi e grazie soprattutto alle difficoltà che ormai appartenevano a quel “piccolo bagaglio” della mia vita. Sai la propria libertà si costruisce dentro di noi indipendentemente dal luogo dove noi siamo e come già mi hai sentito dire ….lotto tutti i giorni con le mie non libertà. la mia vita ogni giorno mi mi offre grandi occasioni x vincere e “trasformare il veleno in medicina.” questo è possibile solo attraverso grandi sofferenze. sono profondamente grata a voi tutti. grazie alla pratica buddista che ci ha fatto incontrare. GRAZIE MILLE!. come ho gia scritto a Giancarlo, era un mio desiderio poter dialogare con voi leggendovi qui sul blod. ORA CI SONO ANCH’IO…..dai che Roma non la sposta nessuno ed è li che ti aspetta. un abbraccio e salutami gli altri.