In questa mattina di aprile, rileggendo quello che mi continuate a scrivere, traggo il positivo di essere qua. Sembra quasi impossibile anche a me che ciò avvenga, ma è così.
Ieri sera ho parlato con alcuni compagni di avventura. Mi chiedo se la si può chiamare avventura, perché un’avventura presuppone determinati requisiti per essere chiamata tale. Di solito per viversi un’avventura si parte verso un posto che non si conosce, e io la Prometeo non la conoscevo. C’è del rischio, spirito di sopravvivenza. Fattori esterni, alcuni negativi ma soprattutto positivi, se no la chiamerei disavventura, e lo mia non lo è. E poi la si vive assieme ad altri.
Le componenti da me elencate ci sono tutte, forse manca qualche paesaggio mozzafiato, ma anche da qui ho visto dei tramonti bellissimi, con colori che andavano dal giallo passando all’arancio, al rosso, all’azzurro, al blu, e indaco.
E poi le nostre Alpi, bellissime.
L’unica cosa è che la visuale non è sgombra, perché sono carcerato.
Giancarlo
Comments 1
le alpi sono uniche,offrono spettacoli di natura che si manifestano con i loro colori,profumi e suoni.Persino il silenzio si fa sentire!Una settimana fa era il mio compleanno,non lo festeggiavò da anni e quel beneficio proprio lì sulle alpi a 1600 mt vicino a quel laghetto c’era proprio tutto ciò che amo!Ho udito quanto mi amo,quanto di me ho trascurato e non voglio più e quanto invece DEVO e POSSO fare!se trascuro la mia vita trascuro la Legge Mistica che è la mia vita.Buddismo è vincere o perdere.Vinciamo