Déjà vu

Trentacinquesima puntata. Leggi le altre puntate.

Arrivò l’ora della notte. In attesa che arrivasse l’intruso, Roby disse: Any, si è fatto tardissimo, come mai non viene? Vado giù, compro le sigarette e lo aspetto in strada.
Ok, Any rispose.
Ormai era notte tarda, intorno all’una e trenta. Suonai al citofono di Any, le dissi che sarei salito e lo avrei aspettato su in casa.
Any disse: no! Aspettalo sotto, sta arrivando.
Qualcosa cominciò a turbare Roby. C’era del mistero in Any, più volte al citofono non seppe darmi un motivo giusto per non farmi salire.
Roby, stanco di aspettare, suonò ancora ad Any e le disse: perché non mi fai salire? Rispose: adeso arriva e avrai i tuoi soldi.
Quali miei soldi, dissi, sono i nostri soldi! Any rimase in silenzio, ma con l’orecchio vicino all’apparecchio. Roby sentiva il sospiro affannato.
Capì Roby che c’era qualcosa di sporco in tutto questo, gli venne il dubbio che stesse succedendo una situazione già vissuta.

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