Leggo il giornale, l’ennesima rapina in una villa. Persone innocenti vengono ferite.
Allora mi chiedo se è davvero possibile che se vivo con la mia famiglia in una casa isolata devo trasformarla in un bunker. Cani da guardia, allarmi sui muri perimetrali… Ma che vita è?
Non è più la mia casa, non c’è più la serenità necessaria per una vita normale, fatta di bambini che giocano in giardino, di persone che, venuta la sera, vanno serenamente a dormire.
Devi per forza di cose avere un’arma in casa.
Premetto che io sono di religione buddista e la parola violenza non appartiene al mio vocabolario.
Ora però mi chiedo, e vi chiedo: se ferisco o uccido qualcuno che si è introdotto nella mia proprietà e, di conseguenza, è una minaccia per la mia famiglia, commetto davvero un atto violento?
Il sistema giudiziario mi processerebbe per eccesso di legittima difesa o per omicidio colposo. A me sembra un atto di giustizia, anche a nome di tutti quelli che hanno subito prima di me quegli assalti.
Fermo restando che togliere la vita a un uomo è sempre una cosa orribile.
Qual è il vostro parere?
Lorenzo
Comments 6
una società più armata è una società più pericolosa.
ci si illude di poter meglio difendere i propri cari e i propri averi da sè ma la realtà è che una casa con un’arma non è un posto sicuro, anzi….
negli stati uniti il diritto a possedere un’arma è garantito dalla costituzione, eppure il problema dei furti non è meno vasto che altrove.
l’incredibile quantità di armi nelle case degli americani ha come unico effetto di aumentare il numero di scontri a fuoco in seguito a tentativi di furto…e non è detto che, se ci scappa, il morto sia sempre il ladro….
avere un’arma in casa è un po’ come dormire con la testa appoggiata su di una bomba innescata…tanto più che in momenti come quelli non si è sempre lucidi, si possono commettere errori di valutazione…(e con una pistola in mano anche un piccolo errore è fatale).
rispondendo più precisamente alla tua domanda: sì… anche sparare per difendersi è un atto violento.
parlare poi di un atto di giustizia mi sembra estremamente fuori luogo… la legge prevede che ogni uomo abbia in questo paese diritto ad un processo equo… sparare sull’uscio a chicchessia..intruso o meno non è giustizia.
non ho mai commentato in questo blog…pur seguendolo fin dal suo primo post… ma quest’ultimo intervento mi ha proprio messo tristezza e mi ha convinto a scrivere…. sentire queste parole da chi vive recluso mi ha fatto pensare… ormai non mi stupisco più di sentirle dire da aspiranti sceriffi che pensano di avere la coscienza pulita (ma che non sanno che il solo pensare tutto ciò li rende dei mostri). non so cosa tu abbia combinato per trovarti in prigione (per quello che ne so potresti pure essere innocente) ma mi viene da pensare che forse tu la giustizia l’hai solo subita…. da un detenuto mi aspetterei quantomeno la volontà di offrire a tutti una seconda chanche: sparare non mi sembra un buon modo farlo.
(scusate lo sfogo)
Abbiamo delegato la giustizia privata alla giustizia sociale. Non sempre il senso della sociale corrisponde a quella privata. O meglio, non sempre il senso della giustizia sociale, acquieta le nostre viscere.
Essere violenti non porta a niente se non a aumentare la violenza nel mondo. Non dico che trovandomi in una certa situazione di pericolo con un’arma in mano non sparerei a qualcuno che sta per sparare a me, ovviamente certe cose bisogna viverle.. è difficile..
Leggo questa domanda e un fiume di pensieri e sensazioni scorrono di botto nel mio cuore. Si, la violenza genera violenza. Il mondo ‘umano’, si sa, nasce dal delitto e delitto dopo delitto siamo giunti all’Oggi.
Guerre. Guerre. Guerre.
Prostituzione minorile.
Pedofilia.
Bambini usati come cavie o pezzi di ricambio.
Negazione della crescita e specificazione
della vera identità della donna.
Violenza domestica.
Vicini assassini.
Fratelli coltelli.
Emergenza rifiuti.
Droghe che uccidono.
Multiple Addictions
attraversano tutti gli strati della società.
Esseri distrutti dalle macchine che hanno espresso.
Rabbia, Impotenza,
Violazione Continuata dei Diritti dell’Individuo.
Nuovi poveri. Nuovi ricchi.
Bullismo dilagante.
Assenza di valori.
Madri killers.
Delitti di Stato.
Chiese purulente.
Sanità insana.
Sistema legale compromesso e fatiscente.
Allarme inquinamento.
Collasso del sistema ambientale.
Ribellione della natura violentata.
Crollo di ogni punto di riferimento.
Superstizione e furto continuato.
Orgoglio del Male.
Vittoria di ogni edonismo.
Il Tempo ingoia lo Spazio e siamo nella ‘Relatività’.
Utopizzare un mondo sano sembra il peggiore dei delitti.
La Sinistra nega se stessa
per muoversi su una scena
per attori paralitici
scivolando in un Partito Democratico
informe
col solo intento di mantenersi le ‘poltrone a rotelle’
di un Governo
che si perde nei labirinti dei gossips
rimpinzandosi di denaro e privilegi.
E la politica naufraga
come naufraga il mondo delle idee
visto che i cervelli pensanti,
posti agli arresti domiciliari,
vengono zittiti con l’isolamento.
Oh, certo, il delitto c’è sempre stato.
Ma oggi anneghiamo nel vuoto pneumatico
provocato da una totale mancanza
di ‘valori culturarali sani’.
L’Arte e la Cultura
non possono vivere
in assenza di libertà.
Ed ora la libertà di parola, pensiero ed espressione
sono negate a tutti.
Scusatemi, ma siamo tutti carcerati,
in ville o sotto i ponti o in stanzatte squallide.
tutti immersi nella violenza,
tutti,
carnefici e vittime,
e le violenze psichiche non son da meno rispetto a quelle fisiche.
Un mondo che non vuole esprimere una cultura vera,
capace di fecondare la storia presente,
non esiste,
è una pura illusione,
in quanto nega l’essenza dell’essere.
Così il ‘potere’ si nutre di se stesso
e tutto fagocita
strozzandosi.
Il mondo, questo mondo ‘umano’, nasce dal delitto.
Lo so.
Ma …
siamo dunque giunti
a quel momento profetizzato
in cui l’uomo
cibandosi di se stesso
ingoia il veleno del mondo
per vomitare il vacuo cannibale che è in sè
ed annullarsi?
Una condanna a morte pesa sulle nostre spalle
e su quelle del mondo a cui diamo vita,
dalle Origini,
e non è la prima volta
che in questo sistema solare
si ha un salto evoluzionistico
in cui tutto si rifonda in un nuovo assetto.
Oggi
Globalità e Multiculturalismo
sono le parole chiave
in tutti i campi
e ci guidano a trovare un denominatore comune
fuori da sette, lobbies e chiese.
Nell’individuo vi è l’evoluzione di ogni Fede
ed è la Fede l’unica forza vera.
Passato e Futuro vivono nell’attimo
e siamo già entrati da un pezzo
nell’Evo Contemporaneo.
Tutto il resto è ‘Modernariato’.
Per cui ho Fede certa che saremo capaci
di rinascere dalle nostre ceneri,
come la Fenice,
scrollandoci del peso
di un Mondo d’Illusioni
che genera violenza su violenza
per dar vita al Mondo Nuovo
e alla Futura Umanità / Donnità.
Al caro Signor Lorenzo,
siamo ospiti della Casa di Riposo Trisoglio di Trofarello, la maggioranza è oltre i 90 anni con alle spalle una vita non sempre facile e costellata anche da molti dispiaceri. Abbiamo comunque letto con tanta attenzione la sua lettera: in certe situazioni uno non riesce a rendersi conto del comportamento che è ispirato da rabbia immediata.
In seguito, uno può anche lasciarsi prendere da un vero rimorso che però non annulla il fatto.
In queste situazioni noi cristiani, la maggioranza cattolici, inviterebbe al perdono ma è duro dare dei consigli: le auguriamo solo che possa trovare un po’ di pace nel suo intimo, per affrontare la vita come si presenta.
Le assicuriamo la nostra vicinanza spirituale con una preghiera e comprendiamo il suo stato d’animo.
Disponibili ad uno scambio di corrispondenza, sempre che la cosa le sia gradita.
Cordiali saluti
Lorenzo,
Ma lei, rapinatore, non ha mai usato un’arma?
Perchè ha commesso questi reati?
Certo che trasformare la propria abitazione in un bunker non è vita, ma bisogna pur difendersi dai “cattivi”