Un ciao a tutti da parte mia. Sono Maurizio.
Come sapete, non sono in grado di connettermi come voi su questo sito, ma solo di mandare fuori una volta alla settimana degli scritti da pubblicare sul blog. Quindi, se avete domande o curiosità che fanno parte delle mitiche leggende metropolitane sull’ambiente carcerario, ponetemele, io, Bama, risponderò con franchezza a tutti/e. Nei modi e nei tempi che, tecnicamente, ci rendono ancora preistorici, e per questo vi chiedo venia.
Sono un veterano di questo ambiente. Però, quando torno a essere uno di voi, libero, resetto tutta la sofferenza assorbita durante la mia carcerazione, convinto di riuscire a reinserirmi nel sistema civile.
Quante volte ho chiesto aiuto, e quante volte dovrò chiederlo.
Ho 43 anni e il morale sotto le scarpe, più volte sono caduto e a fatica mi sono nuovamente alzato.
Non so quando uscirò dal carcere, quindi ho il tempo per tirare il mio ennesimo e spero ultimo consultivo di questi 23 anni di vita fuori dalle righe. Non mi piango addosso, sarei un’ipocrita. Ogni stato democratico ha le sue leggi, regole, diritti, e il dovere di dare a quelli come me una punizione. Però io, come uomo, vi pongo una domanda.
Oltre a scontare la pena, i detenuti sono obbligati a rinunciare all’affettività e ai rapporti sessuali durante tutto il periodo in cui rimangono in carcere. Qual è la vostra opinione a proposito?
Ciao a tutti/e. Bama
Comments 25
Ciao Bama! sono Mariapia sono una ragazza che ‘conosce’ indirettamente la realtà che per così tanto tempo hai vissuto…in quanto mio padre è un ex detenuto…Spero che tu riesca a trovare la tua strada cercando di adattarti a questa società che spesso non lascia molta scelta…La domanda che poni è parecchio impegnativa. Credo,anche essendo ignorante in materia . che la pena in sè per sè non implichi anche la rinuncia all’affettività e ai rapporti sessuali ma in qualche modo deve essere inflittiva e quindi provocare dolore …per lo meno un dolore che spinga alla riflessione e magari alla contrizione per gli errori commessi . L’astinenza dagli affetti forse ha questa meschina finalità. Tanti auguri.
ciao bama,sono monica. No, non credo che sia necessario rinunciare forzatamente alla sessualità e all’affettività: non credo che questa costrizione renda gli uomini migliori, per lo meno. Non credo che nulla che umilii gli esseri umani , li possa rendere migliori. Ma forse tu lo diventarai comunque e nonostante tutto. Un abbraccio
Vorrei por distinzione, Bama, fra affettività, (anche sessuale ) e rapporto sessuale.
Dell’affettività, si può dire che è l’alveo, che incalana quella comunione di intenti, che può anche sfociare in un più intenso sentimento. L’affettività, è
Il rapporto sessuale, invece, può anche essere inteso come il reciproco scambio di date quantità di eros. E’ uno scambio, che generalmente non acquieta il cuore, ma la mente, sì.
E, a dirtela tutta, una bella “botta” è sempre preferibile al più efficace dei Tavor! In questo senso, parificherei a calmierante medicina, il sesso in carcere, e se fossi un dottore di un Carcere, te lo garantisco, non si sa quanti ricettari consumerei.
Diverso il discorso, dell’affettività. Diverso, perché la negazione dell’affettività, dovrebbe far capire al carcerato, quale importanza abbia, e, per tale importanza, il tentar di ricostruire i valori eventualmente distrutti, o quanto meno, acciaccati!
Questo percorso di rinascità, però, implica più fattori. Implica uno scavarsi dentro. Implica la necessità di avere chi ti aiuta a scavarti dentro. Implica che ci sia chi è ancora disponibile a scavarsi dentro con te.
La carcerazione, non ferma l’elaborazione dei primi fattori che ti cito. Certamente complica quella con l’ultimo fattore.
Complica, ma non ferma, vuoi, nel caso che dall’altra parte ci sia una vita che ti aspetta, vuoi nel caso che dall’altra parte ci sia la vita che ti aspetta.
Penso che in questo caso la legge dovrebbe cambiare e permettere anche ai detenuti di aver i loro rapporti affettivi e sessuali con i proprio patner!
Caro Bama,
La tua è la prima lettera che leggo di questo blog, conosciuto grazie alla segnalazione di un’amica sul forum di Tiziano Terzani, uno scrittore che ti consiglio di leggere…Mi farebbe piacere regalartelo io stessa, ma non conosco le regole carcerarie…Insomma, se è una cosa fattibile provvederò ad inviartelo il più presto possibile.
Siamo coetanei, io ho 44 anni, una vita felice, mai stata in galera nè commesso reati…
Ma sono una donna curiosa e spesso mi pongo delle domande…
Quando passo davanti al carcere della mia città, mi capita di immaginare la vita che si svolge lì dentro…Ore ed ore chiusi in una cella, magari con un compagno antipatico che rende le tue giornate impossibili.
Non sempre ci rendiamo conto, noi che viviamo fuori, di quanto sia prezioso poter disporre del tuo tempo senza che nessuno ti detti le regole o gli orari…
Ma mi chiedo…Se sei stato tante volte in carcere, rinunciando alla tua vita affettiva, come mai ci sei ricascato?
E’ così difficile integrarsi nella società, una volta che si sbaglia non si viene più accettati?
Vorrei capire…perchè sono convinta che la punizione non deve essere fine a se stessa, ma deve puntare alla rieducazione ed al reinserimento dei detenuti nella società…
Come passi il tuo tempo? Cosa leggi? Quali sono i tuoi sogni?Che lavoro ti piacerebbe fare? Ascolti musica?
Per ora ti saluto, spero di avere presto tue notizie
Buona giornata
Carla
carissimo Bama,
rispondere alle tue domande non e’ cosi’ facile,molti anni fa lavoravo con un Giudice Istruttore,con lui entravo nelle carceri con lui scrivevo i vostri interrogatori,anche allora come oggi mi chiedo ,perche’ non dare spazio ad incontri sessuali ? ORA COME ALLORA LA RISPOSTA E’ CHE NON SIAMO ANCORA PRONTI AD ACCETTARE CHE IL RECLUSO DEBBA AVERE UNA VITA SESSUALE, e / sentimentale.
Non sono d’accordo con questa scuola di pensiero,chi ha sbagliato ed e’ in carcere e’ gia’ stato brutalmente isolato,ritengo proficuo mantenere rapporti con la propria partner,potrebbe essere l’inizio di una rieducazione per il detenuto.
Si parla di integrazione,all’atto pratico non si fa nulla per migliorare la vita carceraria…..!!! sono molte le cose che non vanno all’interno delle case circondariali……..lavoro! studio! contatto con l’esterno magari con lavori socialmente utili per tutti…….avete un supporto psicologico? Sono molte le domande che vorrei farti/vi………
L’iniziativa del sito e’ eccezionale …..finalmente si potranno conoscere realta’ ai molti sconosciuta.
Spero solo che dal lontano 1982 le cose siano radicalmente cambiate.
Ricordo gli interrogatori fatti in locale gelido,le persone spaventate, la richiesta di una sigaretta, i corpi a volte con dei lividi…….si cadeva spesso in carcere….. ricordo la paura che traspariva dai loro occhi, il rumore assordante di metallo…..accidenti se vi capisco!!!!! un abbraccio a te e a tutti non liberi!
il carcere dovrebbe consentire quello che dici…ma la pena a volte sembra risiedere proprio nella mancanza di queste essenziali fonti di vita….
E’ vero, lo stato italiano ha le sue leggi, le regole, le punizioni, e tutti siamo coscienti cosa può succedere nel momento in cui trasgrediamo le regole in una maniera o nell’altra, più o meno gravemente.
Quello che non riesco a capire io è perchè i governi (di qualsiasi partito o coalizione) siano così dannatamente ipocriti. Per l’eutanasia danno retta alla chiesa, per i PACS danno retta alla chiesa, per tutte queste stupide questioni ETICHE e MORALI danno retta alla chiesa spaventati da chissà quale ritorsione da parte dei papaboys…ma non è la stessa chiesa, non è la stessa bibbia, non sono gli stessi sacerdoti che tutte le maledette domeniche predicano il PERDONO? E dov’è questo perdono? Perchè io non lo vedo, non riesco proprio a vederlo. Sono atea ma conosco la bibbia e quello che è raccontato in questo libro di favole ma se tanta gente predica il perdono, se le istituzioni religiose stesse predicano il perdono per quale motivo decidono di rompere le palle con la loro moralità trecentesca solamente per questioni economiche? familiari?
Chi è in carcere ha sbagliato, è vero, ognuno nella sua gravità e nella sua modalità ma non ritengo UMANO nè tantomeno CIVILE trattare i carcerati come bestie, perchè tutti, nessuno escluso, siamo umani.
Nessun uomo dovrebbe permettersi di picchiare o ucciderne un altro ma succede, perchè è nella nostra natura, ma se siamo arrivati sulla luna e ora anche su marte per quale motivo non possiamo migliorarci anche nei riguardi dei detenuti?
Le carceri sono sovraffollate e le condizioni di vita sono pessime.
Mi ricordo che una volta, quand’ero piccola, chiesi a mio padre:
“Papà, ma se in carcere la gente può fare tutto quello che vuole, guardare la tv, fare sport, mangiare, dormire, perchè si lamentano tanto?”
e lui mi rispose “Perchè non sono più uomini liberi.”
E’ crescendo che sono riuscita a capire quelle parole.
Per quanto in carcere non si possa essere liberi è un CRIMINE privare voi, e per poi mi riferisco a tutti coloro che scrivono in questo blog insieme ai vostri “compagni”, dell’affetto, dell’amicizia, del sesso. Questi sono diritti irremovibili di una persona, diritti naturali e non decisi dall’uomo.
A meno che l’intento delle istituzioni, chiaro, non sia quello di farvi uscire da lì ancora più incazzati.
Credo che privare i detenuti della sfera sessuale sia ingiusto…dato che si comunica anche attraverso quello…e non si tratta di trasformare le carceri in case di piacere, come sarcasticamente osserva qualcuno, ma in luoghi più umani. Ciao
caro Bama, solo questa sera sono venuta a conoscenza del vostro sito e subito son venuta a vedere! per rispondere alla tua domanda, sono favorevole al poter vedere il proprio partener in carcere e consentire alla coppia di potersi appartare perchè è importantissimo poter mantenere anche questo tipo di rapporti. e addirittura credo che nel caso manchi la o il partener del cuore, si dovrebbe poter far entrare le donne che dietro compenso donano la pace del corpo che ognuno di noi dentro o fuori che siamo ne sentiamo il bisogno!! spero che un giorno tutto ciò possa esere possibile. un bacio!
Ciao sono mary, leggere queste parole mi fanno male, purtroppo io sto vivendo questa situazione dall’altra parte delle sbarre, il mio ragazzo è dentro (è in una comunità xò) e all’inizio della nostra storia tutto andava bene, poi le complicazioni: non lo facevano + uscire non lo facevano + chiamare, non lo portavano nei posti che potevo raggiungere col treno ecc.. è una cosa bruttissima è da gennaio che lo conosco, ma è la persona che quest’anno mi ha fatto vivere le emozioni + forti e + belle….
ciao Bama, io mi chiamo Vilmo e leggendo la tua “lettera”, ho capito quanto sia difficile rinunciare alle cose normali per noi (fuori), dall’ambiente. Non demordere amico mio (posso chiamarti così?), il mondo fuori non è poi molto diverso….. . Quando uscirai e, prima o poi avverrà, alza la testa al cielo, guarda tutto quello che ti stà attorno, gioisci nel tuo cuore, del sole, del vento, della pioggia, delle nubi, del caldo, del freddo, gioisci e cerca un amico, un amico vero, uno che ti sappia urlare: SBAGLI-TIENI DURO-DIMOSTRA L’UOMO CHE SEI DENTRO. solo se è un amico, ti può dire queste cose, non preoccupandosi di quello che tu pensi o gli risponderai. Vorrei averti davanti a me, ora, guardarti negli occhi e dirti: sii allegro (…..mi rendo conto….) posso aiutarti? accetti il mio aiuto? si può inciampare nella vita, molti lo fanno anche se non tutti cadono, ma non è giusto, non…..riprovaci con CONVINZIONE! un amico a te, sconosciuto, …….per questo, sinceramente AMICO. ciao e a presto, spero.
non te lo so dire, ma sono convinta che la legge italiana sia completamente sbagliata. Ho 21 anni, e a gennaio hanno ucciso un mio caro amico, luigi sica 16 anni… se n’è parlato x 2 giorni e poi? lo stato siccome i ragazzi erano minorenni gli ha dato pochi anni di riformatorio. se lo stato permette ciò non vedo perchè non accontentare i bisogni primari dei detenuti… mah… io nn ci capisco niente, sei un omicida e te la scampi.. poi se rubi un motorino ti fai 30 anni!! cmq per me avete tutto il diritto di ricevere affetto!!
Ciao Bama, E’ la prima volta che mi affaccio su questo mondo…ma non è la prima volta che penso al significato di un carcere.
La società ha bisogno d’ordine..e questo lo capisco, ciò che mi sfugge è perchè il carere debba essere tale…non ha senso annullare un uomo mettendolo dietro le sbarre. E’ vero che, la maggior parte delle volte, se un uomo ci finisce in carcere è perchè ha violato la libertà altrui, ma non credo che annullando la sua di libertà si ottenga qualcosa.
A maggior ragione il privarlo di affetti e rapporti che sono l’essenza della vita,non vedo come possa “correggere” il suo comportamento..perchè il carcere questo dovrebbe essere no!?
ciao Bama, sono Federica, ho 22 anni è sono già entrata in carcere ( non da detenuta) e ti assicuro che mi sono bastate poche pore per sentirmi già alle strette. Mi sono sempre posta un sacco di domande sui detenuti, tipo come riusciate a trascorrere le giornate, come facciate a resistere in pochissimo spazio e soprattutto come facciate a sopportare la mancanza degli affetti. Deve essere una cosa terrificante e lo trovo ingiusto, avete commesso degli sbagli, e per questo già state pagando una pena,non c’è bisogno che vi privino anche di quelli, anzi. Spesso secondo me la famiglia, gli amici possono essere indispensabili per mantenere un contatto con il mondo fuori e aiutarti a sopportare il mondo dentro. Anche per quanto riguarda il sesso lo trovo una cosa ridicola. Deve essere terribile e soprattutto è maledettamente ingiusto. Un bacio, Fede
Il carcere lo conosco (dall’altra parte della barricata), dal 89 al 91 ho prestato servizio come ufficiale dei CC proprio a Torino e ho fatto delle traduzioni per un processo allora molto famoso e sono entrato parecchie volte alle nuove.
La sensazione è sempre stata durissima.
Personalmente non ho mai visto il carcere come strumento di punizione e/o vendetta , quale invece è (secondo me ) al momento.
Il carcere dovrebbe essere un luogo dove chi ha sbagliato per qualsiasi motivo, debba essere aiutato a reinserirsi nella società “civile” (anche se faccio fatica definire civile una società che punisce e basta chi sbaglia) e non abbandonato a se stesso tra mille sofferenze.
Una persona alla quale vengono negati i diritti fondamentali quali l’affetto come può redimersi ?
Forse che la paura di tornare in carcere ha mai fermato qualcuno ? Esempio ne è l’indulto.
Il carcere dovrebbe privare chi ha sbagliato della propria libertà ma non degli affetti.
Plaudo a questa bellissima iniziativa che permette , anche se virtualmente, di poter uscire dalle grigia mure della casa circondariale.
Tenete duro
caro bama, hai fatto una domanda e voglio risponderti con sincertià (spero che sia quello che vuoi).
Forse perchè ignoro come sia la vita del carcere, forse perchè – per una innata propensione al vittimismo – fino ad ora mi sono sempre posta dalla parte delle vittime, forse perchè mi piace la legalità mi da sicurezza, forse per tanti altri motivi, alla tua domanda, di impulso, risponderei che sono d’accordo con la privazione dei rapporti affettivi e sessuali per i detenuti. L’uso del condizionale non è casuale.
Dico risponderei perche da oggi che ho scoperto questo blog, avendo letto solo pochi dei vistri post, mi accorgo – e mi vergogno a dire che me ne accorgo solo oggi – che il detenuto non è il “mostro” da punire, sul quale vendicare la vittima del suo reato e la relativa famiglia.
In sostanza, vorrei rispondere alla tua domanda a puntate, dicendoti cosa ne penso man mano che inizio a conoscere e capire il mondo del carcere.
a presto
anto
ho letto con grande interesse i vostri articoli,e vi posso dire che capisco molto bene la vostra situazione,perchè ho una persona a me molto cara che deve fare 27 anni di carcere,e,soffre come voi avete detto.Io sono dell’opinione che come in svezia,olanda norvegia si facciano dei posti dove i detenuti possano stare con le loro mogli fidanzate o conviventi ma non sotto lo sguardo delle guardie,si sorveglianza ci vuole,ma non che sei visto.Questo potrà aiutarli a sentirsi meno soli e depressi e sopratutto abbandonati,come prtroppo accade.Io vedo che la persona a cui tengo,di cui sopra sta molto meglio se può fare comer ho propsto,e poi la condanna ti passa più in fretta,perchè attendi con ansia le lettere,le telefonate e le visite dei famigliari o convivevnti,mogli o fidanzate,per riassaporare un pò il clima affettivo del calore famigliare,e la certezza che non sei una nullità almeno per chi ti vuol benme,e poi essere da tutti abbandonati fà più male specialmente se si è innocenti!!!!Questo fa un male tremendo,come purtroppo sta subendo la persona,di cui sopra,a cui io tengo molto.Spero di avervi dato un pò di fiducia nella vita,e vedrete che non sarete più soli.Abbiate FEDE IN DIO ,e Lui vi aiuterà sempre.Non dimenticatelo mai.
ciao,bama e’ la prima volta che leggo un tuo scritto e a dirti la verita’ mi hai colpito parecchio,allora io so cosa provate voi detenuti quando vi allontanano all’ improvviso dalle persone a voi care, non ti dico che anche io sono stata dentro ma e’ come ci fossi stata, dato che sono stata privata del bene paterno, si mio padre lo conosco appena… sono 2 anni che ho conosciuto veramente mio padre, ho 19 anni e per tutta la mia vita ho sempre desiderato la sua presenza, quand’ ero piccola mia mamma mi diceva che papa’ un giorno sarebbe tornato perche’ aveva bisogno di stare fuori per lavoro e cosi sono andata avanti crescendo tra le bugie di una vita che non ha saputo darmi niente, ora sono adulta sono fidanzata da tre anni e la cosa piu brutta che posso dirti e che anche il mio ragazzo e in carcere da quasi un anno pero’ e’ innocente non ha commesso nessun reato era cambiato per me ma si vede che la cattiveria della gente supera il nostro grande amore ed ora siamo costretti a stare lontani senza una ragione perche’ la legge cosi ha voluto sai a volte penso il mio ragazzo fino a ieri mi diceva che senza il mio amore non poteva vivere ma si e fatto forza e coraggio ed ha capito che deve essere piu forte lui delle sbarre che ci separano e infrangono i nostri sogni quindi bama in tutto questo voglio dirti resisti e affronta la vita da uomo senza mai arrenderti di certo soffrirai tanto ma dopo sarai ricompensato per aver scontato la tua pena tanti auguri di un presto ritorno ad una vita nuova senza sbagli ciao
Ciao Bama,
sono una ragazza che ha da qualche mese il ragazzo ingiustamente in carcere (ma è una storia lunga da spiegare e qualcuno potrebbe dire che sono di parte) quindi vivo a pieno la situazione di cui parli.
Lo Stato ritiene che il carcere sia una punizione-privazione delle cose più essenziali per l’uomo e quindi l’amore (e non il sesso).
Mi rendo contro giorno dopo giorno di come la mia dolce metà si stia logorando e lacerando il cuore lì dentro, lontana da me, dalle mie braccia, dalle mie parole…i colloqui di un’ora settimanale e le mie lettere cercano di alleviarlo da questa sofferenza ma sono solo rimedi effimeri che durano troppo poco.
e io cosa darei per poter anche solo vivere una giornata con lui lì dentro (non chiedo di portarmelo una giornata a casa) per poter fargli riassaporare cosa significa essere vivi e sentirsi amati al 100%, anima e corpo.
Sii forte e non farti abbattere il morale. Non permettere che il carcere ti cambi in peggio…e spero che tu possa intraprendere un vero percoso di pentimento per non ripetere eventuali sbagli commessi in passato.
ciao bama ti capisco il mio fidanzato è in carcere da gennaio e non posso vederlo ora entrerà in comunità speriamo bene non ne posso pù
Caro Bama, ti voglio raccontare la mia storia per chiederti anche un consiglio pratico. Il carcere dovrebbe servire a rieducare, punire è un concetto medievale, mentre la nostra Costituzione moderna, ben scritta e mal applicata afferma il principio della rieducazione. Ho avuto modo di lavorare in un penitenziario e mi sono resa conto che la rieducazione è pressochè assente, lasciata a qualche iniziativa dei volontari e al limite alla scuola, laddove è presente. Limitare l’affettività e proibire la sessualità è una punizione e un modo per ledere la dignità umana, nonchè un modo per punire la compagna del detenuto, che non ha colpe. Io ho conosciuto il mio fidanzato (detenuto) in carcere, ci siamo incontrati, abbiamo capito nello stesso istante che eravamo fatti l’uno per l’altra e dopo alcuni mesi di reciproca analisi ci siamo confessati il nostro amore e ci siamo messi insieme. Ora, purtroppo o per fortuna, io non lavoro più in quella struttura. Sono mesi che non vedo il mio fidanzato per non dichiarare il nostro fidanzamento. Ti domando: se chiedessimo l’autorizzazione al colloquio, secondo te potrebbero negarcelo, dato che ci siamo conosciuti in quel contesto in cui non è dato amarsi e dove io prestavo servizio? Da mesi il nostro amore ha sfogo solo attraverso le lettere e non ti dico quanto è lacerante non poter sapere quando sarà il giorno in cui lo potrò riabbracciare. Ti prego, se puoi, dammi un consiglio. Silvia
ciao a tutti ciao
Al seguente link potrete vedere il servizio sul libro di Valentino e Cucchi riguardo il problema delle carceri http://www.uniroma.tv/?id_video=18202
Ufficio Stampa di Uniroma.TV
info@uniroma.tv
http://www.uniroma.tv
ciao bama, sono deborah, il mio ragazzo è in carcere da 2 mesi…..non sono molti lo sò, però per noi si, visto ke lui non ha fatto nulla , hanno fatto ilo suo nome per paura di un alytra persona e l’hanno incastrato!cmq, ogni volta che vado a trovarlo è uno strazio , per lui ma specialmente per me…..lo amo da morire…..e gli sono vicino più che posso e come posso!!!!però è durissima perchè fra un pò ci vietano anche di baciarci…..ma è possibile una cosa così infame?????siamo dei ragazzi….io ho 28 anni e lui 29….efra poco non potremmo neanche abbracciarci…….!!!io stò malissimo…..stò tutto il giorno in paranoia e sto iniziando a bere un pò troppo perchè per me è difficile non averlo vicino…….lo amo troppo lo amò da morire ….ma purtroppo la giustizia non è per il popolo, ma solo per gente con i soldi, che può pagare, come infatti è successo alla persona che lo ha infamato, lui adesso è fuori e il mio amore è dentro per colpe non commesse, e non l ho dico tanto per dire, non è unza solita frase che si dice, è la verità, lui non ha colpa eppure il mio amore è dentro a soffrire e io qui fuori sola, e sofferente forse peggio di lui!!!è solo uno sfogo questo ma purtoppo non penso ke mi aiuterà a diminuire l’angoscia e la tristezza che ho!!!non hanno messo in carcere una persona …ma due…..!!!ciao bama e buona fortuna per tutto!!!!!