Tutto torna

Trentottesima puntata. Leggi le altre puntate.

Sono passati sette mesi dall’arresto, Roby è tornato a vivere e sorridere alla vita. Ha capito davvero che un uomo non è morto finché non è sepolto.
Piano piano, le cose si stanno aggiustando ridando a Roby la serenità mentale. Anche l’imputazione infamante che si dava all’inizio, di violenza e minaccia, è caduta in aula all’udienza di primo grado.
Roby venne assolto per questi reati, ma condannato a ventotto mesi per estorsione. Non disse tutta la verità per non aggravare la situazione di Any, all’epoca sua complice.
Accettò la condanna a testa alta, come un vero uomo, dotato ancora del suo codice d’onore.
Durante la detenzione, arrivano altri cinque mesi e dieci giorni, questi ultimi si aggiungono alla prima condanna, e probabilmente arriveranno altre condanne lasciate sospese anni addietro.
C’è un detto molto realistico: prima o poi, tutto torna.
Se mi soffermo col pensiero a come sarebbe stato, quella primavera del 2002, non fossi passato in quella via che per anni non mi era appartenuta più: cosa sarebbe oggi il presente?! Cosa starei facendo adesso?! Non rinnego il passato, ho solo un rimpianto.
Non dovevo lasciare la comunità prima del tempo stabilito.
Oggi sarei sposato con Cinzia e insieme staremo crescendo la sua bimba e consolidando l’amore che per mesi avevamo nutrito.
Ma Roby è fatto così… Già da bambino era ribelle, rivoluzionario. Non amava i buoni consigli e voleva sempre fare tutto ciò che la sua testa gli diceva.

Comments 5

  1. Niente, nella vita capita per caso…
    Qualcuno fa incontrare le nostre vite perchè possiamo trarne, in qualche modo, beneficio…

  2. Ho letto la tua storia ieri sera tutta d’un fiato e ho pensato a tutti quei “letterati” che per anni si ostinano a voler “scrivere” qualcosa ma che in realtà pubblicano testi noiosissimi….che nessuno mai legge. Questa è una delle più belle storie che abbia mai letto. Per me hai del talento, pensa che nella vita potresti fare anche qualcos’altro per mantenerti come ad esempio scrivere…lo so è una strada lunga però bisogna avere sempre speranza…l’importante è guardare sempre davanti a noi…

  3. Roby sei grande. Il tuo sorriso alla vita è sempre immenso, anche se la tua ostinata freddezza a volte ti fa sembrare indifferente. Non dimenticherò mai le tue parole quel giorno sul 68, mentre tu tornavi sconfitto dalla tua ricerca lavoro e io mi avviavo affranta verso il mio ultimo giorno di lavoro… “se sono sentimenti è una bella cosa, non sa cosa ha perso quel ragazzo”…
    Spero di rincontrarti sulla mia strada e che il tuo racconto abbia i riconoscimenti che merita. Complimenti, davvero. Un abbraccio

  4. Leggo le ultime frasi: “cosa starei facendo ora se non…” E poi leggo il commento di Carla. Mi sono chiesta anch’io, nei momenti peggiori di vita condivisa con un uomo con cui ho molto sofferto, cosa sarebbe successo se non l’avessi mai incontrato. O se avessi riconosciuto prima i segnali che il suo tanto sbandierato amore in realtà era una gabbia per entrambi. Non lo so, non ho risposte. Forse avrei sofferto meno. Forse farei ora un’altra vita. Forse non sarei una persona migliore. Boh.
    Non so se c’è una spiegazione agli incontri che si fanno, a quelli che ci cambiano la vita, a volte senza ritorno.
    Non so se Roby legge quel che gli scriviamo da qui.
    In ogni caso spero la vita gli sorrida là fuori. E che la forza di volontà lo sostenga nei distacchi da ciò che, pur vestito da angelo, lo ritira giù negli abissi, qualsiasi nome e faccia abbia.

  5. l’ho letto tutto di un fiato, fino a rimanere senza parole. senza la possibilità di staccare gli occhi dallo schermo e la mente dal racconto. ora non riesco a dire altro, tornerò.

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