Claudia: Hola. Mi ha fatto piacere aver ricevuto un tuo commento. Il lavoro che stiamo portando insieme (un laboratorio artistico, ndr) mi dà spunto per ottime riflessioni, e trovo nella tua persona l’apertura per un dialogo sincero. Non vemos pronto!
Chiara: Ciao. Anche io sono contento di risentirti. Grazie.
Vale: Ciao, benvenuta nel blog. Mi ha fatto piacere il tuo saluto poiché ogni persona nuova con la quale intraprendo un dialogo, se pur scritto, mi solleva dal sentirmi chiuso tra quattro mura. Ti ringrazio.
Carla: Buongiorno Carla. So che sei sempre presente. Questo tuo gesto di mandarmi un libro lo apprezzo molto. Non è un gesto da tutti i giorni. Te ne sono particolarmente grato e spero di risentirti presto.
Tiziana: Il tuo essere presente non solo qui dentro, ma anche incoraggiare e seguire le persone fuori mi danno la forza di credere che esistono persone capaci di sostenere non solo se stesse, ma anche la fragilità degli altri. Sarei entusiasta di avere nel mio percorso una persona dalle tue indubbie qualità. Ma so che sarà così, perché nulla viene mai per caso. Un abbraccio.
Federica: Io di Federica ne conosco una… La svampata… Quando abbiamo fatto teatro insieme sei la persona con cui mi sono sentito a mio agio, divertendomi. Di te mi sono rimasti impressi fantastici momenti. Spero di sentirti ancora… Un abbraccio forte.
L: Sono sicuro che tuo nonno sia un grande saggio. Del resto i nonni sono l’archivio di una vita vissuta, e quindi maestri nel nostro quotidiano. Per quanto riguarda la medicina io ho dovuto ingoiarla senza sputarla, perché io stesso ero il mio male. Ti saluto e spero di trovare almeno una rondine che non è migrata. Un abbraccio. Salvo.
Perdamasco: Già sono confuso di mio… Se ti ci metti pure tu, a posto siamo…!
Marco: Parlarti del buddismo sul blog non mi è possibile. Dovrei dilungarmi molto e lo spazio non è molto. Posso però dirti che la mia fede abbraccia il mondo. Rifletti sull’esempio di un semplice fiore strappato dal terreno… Tutti penserebbero di averlo ucciso. Di contro, hanno dato ad esso una nuova vita. Ti saluto.
Virgina: Non so quanto io possa essere confortante per voi, ma se così è… Mi fa piacere essere d’aiuto a qualcuno. In questo caso, leggere il tuo scritto è confortante per me e per il mio cuore. Un abbraccio anche a te.
Comments 10
Ciao Salvo,
Sono appena arrivata a lavoro con un ritardo pazzesco, non hanno fatto entrare mio figlio a scuola perchè ci sono nuove disposizioni e non vengono ammessi ingressi oltre l’orario e l’ho dovuto portare in ufficio con me, ho una rabbia pazzesca che mi opprime il petto.
Leggere il tuo commento mi ha fatto sorridere.
Se mi fai avere il tuo indirizzo presto ti arriverà un libro…
Si può augurare buona giornata a chi, come te, vive in carcere?
Spero di si…
Ciao
Carla
ma ciao Salvatore! GRAZIE!!! come stai? che domanda stupida ti ho fatto!!!! Stai sicuramente, bene vero? non ci sono parole per descrive il percorso che ognuno di noi stà facendo per kosen-rufu attraverso la nostra rivoluzione umana. Dipende tutto da noi e da quanto desideriamo trasformare in questo splendido e difficoltoso percorso all’interno della nostra splendida vita con tutte le quelle sofferenze che ci permettono ogni giorno di lottare contro la nostra oscurità e illuminarla come il sole che illumina tutto…. anche quando è nascosto dietro una spessa cortina di nubi che minacciano il più terribile e minaccioso temporale! IL SOLE C’E’ SEMPRE!!!! il nostro maestro ci scrive:
“Fare tutto ciò che posso è normale,
fare al di là della mia capacità è una sfida,
dove finiscono le mie capacità comincia la mia fede ed UNA FORTE FEDE…..VEDE L’INVISIBILE,
CREDE L’INCREDIBILE E RICEVE L’IMPOSSIBILE!” Daisaku Ikeda
ci vediamo a meeting….salutami tutti.
ciao –tiziana
Non conoscevo questa frase del fiore. E’ molto bella. Un fiore strappato dal terreno, che muore, ma che qualcuno (o Qualcuno) può utilizzare per comporre un bouquet da lanciare tra le risa a un matrimonio oppure una corona per le lacrime di un funerale. E’ questo, vero, è una sua nuova vita, perchè ci saranno occhi (o Occhi) ad ammirare i suoi colori, nella gioia o nel dolore. Bella idea: un po’ come la “Ciò che per la crisalide è la fine del mondo, il mondo chiama farfalla”. E come ti aiuta questa massima in quello che stai attraversando?
Ciao Salvo, pensavi di esserti liberato di me? Sbagliato, io ci sono sempre e mi tengo costantemente informato su come vanno le cose in sezione (Francesco). Sono felice di vedere che continui a scrivere, hai buoni sentimenti ed e’ giusto esternarli. Non smettere.
Ti abbraccio……………Lorenzo.
Buongiorno Lorenzo, ben ritrovato
Marco
Oggi ho letto questa poesia che, immagino, possa piacervi…
ER POVERO LADRO – Giuseppe Gioacchino Belli (1791-1863)
Nun ce vò mica tanto, Monsignore,
de stà lì a sède a sentenzià la gente,
e de dì: Questo è reo, quest’è innocente.
Er punto forte è de vedéje er core.
Sa quanti rei de drento hanno più onore
che chi de fòra nun ha fatto gnente?
Sa lei che chi fa er male e se ne pente,
è mezz’angelo e mezzo peccatore?
Io sò ladro, lo so e me ne vergogno:
però l’obbrigo suo sarìa de vede
si ho rubato pe’ vizzio o pe’ bisogno.
S’averià de capì quer che se pena
da un pover’uomo, in cammio de stà a sede,
sentezzianno la gente a panza piena.
ciao salvo! fa un certo effetto leggere la tua risposta…grazie, sei molto gentile! è strano questo modo di comunicare…per chi come me è abituato alla frenesia della vita quotidiana, il tempo che passa tra un messaggio che noi inviamo e la risposta sembra lunghissimo…e immagino che così sia per voi lì che attendete le nostre risposte e i commenti ai vostri post.
sembra quasi un modo per farci riflettere su quanto diversa sia la nostra vita e su quanto poco tempo abbiamo noi qui di fermarci un attimo a riflettere su noi stessi, su chi siamo, dove stiamo andando…a volte compiamo i nostri gesti quotidiani senza neanche pensare a cosa facciamo e al perchè…
leggendo i vostri post, invece, mi rendo conto del grosso lavoro che state compiendo su voi stessi in modo che, una volta fuori di lì, possiate riprendere le vostre vite con una maggiore consapevolezza….ma sicuramente è un cammino faticoso e lungo…vero? spero di poter in qualche modo contribuire a rendere il cammino meno duro. ti saluto con affetto.
vale
ciao salvatore,
sono contenta che il lavoro che stiamo facendo serva, almeno a voi (oltre che a me)….non si tratta in realtà di un laboratorio artistico, bensì di un’opera d’arte sul carcere… penso che l’arte debba occuparsi di questi temi e penso che un’artista non possa parlare di carcere senza capire chi siano “i detenuti”, quali siano le loro storie e i loro problemi e soprattutto senza capire ( almeno in minima parte) come funzioni l’ istituzione, quali siano le regole e i ruoli. Anche voi mi state aiutando a capire, le due ore( a volte purtroppo anche meno) che abbiamo per discutere rappresentano anche per me importanti momenti di riflessione. Spero che per voi quello che stiamo facendo sia un uno squarcio positivo posivo all’interno della “vita carceraria” per poter riflettere e per vedere cosa siete capici di fare, perchè io lo vedo. Mi fa piacere quando dici che trovi in me l’apertura per un dialogo sincero. Io ci provo.
a presto, cla
Il tuo non è un commento, non è una risposta, non è un argomento: è solo un’esclusione. Contento tu.
Nell’alternarsi dei commenti c’è un qualcosa che mi confonde. Ad esempio:
Perdamasco: Già sono confuso di mio… Se ti ci metti pure tu, a posto siamo…!
Scritta così, sembrerebbe una mia affermazione, invece è tua risposta ad un mio commento.
A questa tua risposta ad un mio commento, a mia volta ti scrivo: il tuo non è un commento, non è una risposta, non è un argomento: è solo un’esclusione. Contento tu.
Diversamente, se scrivevi: A perdamasco, allora il lettore capiva che eri tu che rispondevi a me.
Sono accavallamenti che capitano anche da me, in blogs.it. Li annulla una maggiorata pratica.