Poesia.
Pensieri sbocciati dal Cuore,
petali vellutati di intimi segreti.
Sospiri. Silenzi.
Poesia.
Di amori vivi. Di amori persi.
Gioie, malinconie, lacrime.
Poesia.
Musica soave.
Sorrisi. Estasi.
Poesia.
Che è vita,
e ogni uomo che fa dono di essa apre molte porte,
donando dal proprio Cuore una lacrima.
Poesia,
che fa breccia in corazze di spugna,
che fa breccia in corazze di aria.
Poesia,
che come il Vento penetra in chiunque,
nessuno può arrestarla,
nessuno può spegnerla dentro,
questo è la poesia.
Pierrot
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Leggo i primi due versi, scendo lentamente con il mouse, non vedo ancora la firma, ma già immagino chi sia l’autore di questa poesia.
Vado a colpo sicuro: Pierrot.
Bello imparare a conoscervi un po’ attraverso le vostre parole, riconoscere i diversi stili fin dalla prima riga.
Un saluto prima di andarmene a dormire.
Fuori la nebbia, rotta solo dalle luci natalizie, a volte calde, a volte isteriche.
Bravo pierrot, bella poesia, mi hai fatto venire i brividi.
Hai fatto un gran regalo a tutti noi, posso cercare di ricambiare?
Non abbiamo niente da dare
non abbiamo niente da narrare
abbiamo solo incertezze
immense sconfinate incertezze.
Tu che guardi e parli
Tu che osservi e ascolti
Tu che hai visto la vita passare
Tu che una volta almeno guardi il cielo
chiedi alle stelle mille dei tuoi perchè.
Tu che baci e ridi
Tu che aspetti in silenzio
Tu che sfidi il mondo
Non abbiamo niente da fare
non abbiamo niente da narrare
abbiamo solo incertezze.
Immense sconfinate incertezze.
Ti abbraccio amico mio.
Ormai sono fuori da quasi due mesi, senza incidenti di percorso.
Non mi sono mai allontanato dal blog e leggo con molto interesse ciò che viene scritto.
Non posso certo dimenticare che se oggi ho un bel lavoro ed una casa tutta mia è grazie ad una plendida persona conosciuta proprio in questo sito.
Gratitudine amici, è l’unica parola che mi viene per chi si è impegnato e ancora oggi lavora per mandare avanti questo progetto.
Un abbraccio ai tre moschettieri della redazione, Simone – Ermes – Matteo.
Ho acquistato ieri il “Piccolo Principe”, è un libro meraviglioso.
“Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi. E’ il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante.
Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato.
Tu sei responsabile della tua rosa.
Solo i bambini sanno quello che cercano. Perdono tempo per una bambola di pezza e lei diventa così importante che, se viene loro tolta, piangono.
Prima di parlare domandati se ciò che dirai corrisponde a verità, se non provoca male a qualcuno, se è utile e, infine, se vale la pena turbare il silenzio per ciò che vuoi dire.
Buona giornata
Carla
Parole.
Ingenue dubbiose maliziose sbrigative.
Parole.
Calde appassionate dolci dure.
Parole.
Festose mielate audaci sarcastiche.
Parole e ancora parole.
Quante parole attorno a noi.
Frasi vuote che accompagnano i giorni
frasi vuote che impediscono i pensieri
frasi vuote che imbrigliano la fantasia
e catturano l’attenzione.
Frasi vuote che vivono di vita propria.
Parole staccate.
Parole che non descrivono.
Parole che non respirano.
Parole e ancora parole.
Solo parole.
Una vita di inutili parole che appiattisce il mondo.
Impossibile descriverla a parole.
Ma poi, per descriverla serviranno davvero le parole????
Le parole, se non sono accompagnate da gesti, da sguardi, non parlano.
Mi hanno messa sul banco degli imputati, colpevole di aver aperto il mio cuore ad un mondo che non ha contatti con l’esterno.
E mi avete giudicata senza darmi la possibilità di difendermi.
Ma chi siete, chi siete?
Per condannare?
Cara Blu, il mondo è fatto di persone diverse tra loro, per aspetto e per mentalità.
Non so da dove ti è arrivata questa condanna, sicuramente non da quelli che come me hanno passato una bella fetta della loro vita in quel mondo di cui tu parli.
Come si può condannare chi ti dona affetto, se questo viene fatto con estrema sincerità e onestà d’animo?
Caro Lorenzo,
Invece le condanne possono arrivare anche da quelli che, come te, hanno passato parte della loro vita in un carcere.
Hai ragione quando dici che il mondo è fatto di persone diverse tra loro.
Ci sono alcuni che danno credito a chi, per il suo passato, viene etichettato e ci sono alcuni che nel loro presente, non fanno tesoro del proprio vissuto e sbattono le porte in faccia a chi dona affetto con estrema sincerità e onestà d’animo.
Questione di stile…
Conosco persone che, convinte di essere nel giusto, parlano d’amore, di buoni sentimenti.
In realtà, vuoi per il bisogno che tutti abbiamo di sognare, vuoi per leggerezza nel trattare certi argomenti, procurano notevoli danni a chi si trova al centro delle loro attenzioni.
Non credo che le reazioni di queste persone si possano definire condanne, sono solo le giuste reazioni di chi viene inutilmente ferito e nulla hanno a che fare con il fatto di essere stati detenuti o meno.
Forse sarebbe più utile concentrarsi sulle proprie responsabilità per capire meglio cosa è accaduto, forse vestire per qualche minuto i panni dell’altro ci aiuterebbe, forse ricordare bene le cose dette e fatte………..forse…….
…Ok le poesie, ok le belle parole ma i vissuti dove sono? A volte raccontarsi è più avvincente e soddisfacente di qualsiasi poesia. Solo così si crea un dialogo e quindi non si fanno parole inutili.
Ciao Tizi, mi vien da dire che le poesie SONO il vissuto di una persona.
Non sempre si ha voglia di raccontare, qualche volta si possono trasformare le proprie sensazioni in versi e sta a chi legge interpretare.
Aggiungo……..le mie parole non sono state così inutili visto che hanno stimolato te al dialogo, non credi?
Ti abbraccio
NARRARE
…tutto ciò che nasce è il pensiero di essere uno scrittore
e sorprendersi di sera quando…
Narrare…
Che affare è per me?
E che fare di un’immortale dimora
Dove Noè
Orchestrava agli angeli della compagnia.
Narrare…
Che segreto possiede per me?
E che fare col cuore di questo mio cuore
Dove in ogni pretesto
Quello che conta è turbare il silenzio
Calpestato ed arginato.
Restare a parlare ai racconti
E di quei tre ricavi
Tiranni
Come gli inganni delle promesse mie.
Narrare…
Che avvenimento è l’assassinio?
E l’acqua sul fuoco è prigionia
Dove l’esilio è l’ordine di un popolo
E di quei piccoli pipistrelli
Che volano su onde intercettate.
Restare a parlare ai racconti
E di quei tre ricavi
Affossati
Per proteggerli dai colpi dell’inverno.
Narrare…
È esplorare il tuo scritto raffinato
Per insegnarci
Che la storia non è mai
Prematura ma matura.
Giù la preda dalle statue!
I monumenti piangono per noi
E crepano
Di noi mostri distruttori
Carnefici della nostra venuta e allora?
Narrare…
Che affare è per me?
Quale albero sarò nel mio destino già chinato?
Restare a parlare ai racconti
E di quei tre ricavi
Inviati
Alla stesura e nella fine di ricominciare il peccato.
Narrare…
È il profilo scelto dalla ragione
Custodiamolo.
-A chi conosce,
a chi sta per conoscere
e a chi esce di senno…
Noi scrittori-
©
Da “Il cuore degli Angeli”
di Maurizio Spagna
http://www.ilrotoversi.com
info@ilrotoversi.com
L’ideatore
paroliere, scrittore e poeta al leggìo-
CONFUSO
…un colloquio con me, gli altri e Dio…
Avrai ragione tu…
Sempre!
Alla fine non si sa quale fine
Avrà il mio imbarazzo
Che strazio
Piccolo rammarico
Grandissimo abisso.
Alla fine
Tu provi ancora e ancora
Disagio
Per catastrofi copiate e ricopiate
Per ossessioni divine
Per ribellioni premature
E testarde.
Così atroce e confuso
È il nostro paese palmo a palmo
Frustato palma dopo palma.
Alla fine avrai premure di tutti
Perché tu
Sempre tu
Affidi il concilio…
All’amore
Alle carnagioni del mondo
Al vivere
Alla nutrizione
E all’incamminate domande.
Né io
Né tu
Ordiniamo il nulla di noi
Né io
Né tu
Disordiniamo il riposo in soccorso
Perché
Spuntiamo dal giorno
E attardiamo la resa notte e confusa.
Amico mio…
Dal punto cieco del mondo
Farò viso a te stesso.
©
Da “Il cuore degli Angeli”
di Maurizio Spagna
http://www.ilrotoversi.com
info@ilrotoversi.com
L’ideatore
paroliere, scrittore e poeta al leggìo-
Una poesia ideale per la vita:
Tu potrai avere sempre la tua storia
così, ti manderò di passaggio in passato.
IL CUORE DEGLI ANGELI
…provaci e vedrai, batti il tuo cuore e conversa,
applaudi alla vita e insegnati il grandioso…
Dormirò, dormirai
Dormirei,
Accarezzandomi dolcemente
E donando baci al bacio.
Dormirò, dormirai
Dormirei,
Ricoprendomi i piccoli piedi
E tirando baci alla notte.
Dormirò, dormirai
Dormirei,
Rifacendomi con l’altra metà del cielo
E coprendo di baci un respiro di flanella.
Solo il cuore sa a che distanza è il coraggio.
Dormirò, dormirai
Dormirei,
Rovesciandomi sul latte maturo di una Madre
E su le rapide lacrime
Donate da un sorso bambino.
Ali dove c’erano gli Angeli.
Dormirò, dormirai
Dormirei,
Dopo aver preso il sonnifero del disperato.
Forse, dovrei trovare la pace
In sorte, dovrei provare
Nel dubbio, pregare
Per caso, potrei…
Afferrandomi
Immortale.
Fu tutto un frullio di silenzio
E spensi la luce che scendeva sulla schiena.
Domani, sarà come credi.
Da “Il cuore degli Angeli”
di Maurizio Spagna
http://www.ilrotoversi.com
info@ilrotoversi.com
L’ideatore
paroliere, scrittore e poeta al leggìo-