Parole scritte su fogli,
impresse a sigillo con inchiostro,
pensieri dettati dal cuore.
Gioie. Dolori. Amori. Progetti.
Scorre sul foglio la penna,
vola come piuma la mano,
promesse senza fine, eppure vere
destinate però alla cenere.
Cenere di un foglio che brucia,
Parole e Cenere,
Parole e Cenere come questa mia vita,
Vita che avrà fine,
arriverà il tempo
e di noi rimarranno solo parole e cenere.
Comments 5
Buongiorno Pierrot,
A te, uomo sensibile e malinconico…
REGALA
Regala ciò che non hai…
Occupati dei guai, dei problemi
del tuo prossimo.
Prenditi a cuore gli affanni,
le esigenze di chi ti sta vicino.
Regala agli altri la luce che non hai,
la forza che non possiedi,
la speranza che senti vacillare in te,
la fiducia di cui sei privo.
Illuminali dal tuo buio.
Arricchiscili con la tua povertà.
Regala un sorriso
quando tu hai voglia di piangere.
Produci serenità
dalla tempesta che hai dentro.
“Ecco, quello che non ho te lo dono”.
Questo è il tuo paradosso.
Ti accorgerai che la gioia
a poco a poco entrerà in te,
invaderà il tuo essere,
diventerà veramente tua nella misura
in cui l’avrai regalata agli altri.
A. Manzoni
caro pierrot
apprezzo le tue capacità poetiche, ho sempre letto i tuoi scritti cercando di decifrare chi sei, ma ora vorrei rispondere in realtà ai tuoi auguri di buon anno, associandomi idealmente agli ospiti della casa trisoglio (che riservano sempre pensieri bellissimi a tutti). mi sembra che coltivi molto la parte infantile in te e che questo ti aiuti a rimanere un uomo sensibile (e malinconico, come dice carla. malinconico ma anche non, aggiungerei io. mascheri la malinconia con l’ottimo strumento dell’autoironia?). auguri anche a te. spero che la tua voglia di esprimerti continui a non esser schiacciata, anche se ad esser espresso è dolore. utilizzerò il tuo commento sul porsi domande su presente, passato, futuro, su tutto, come un consiglio personale (e lo terrò presente nelle notti in cui ti giri miliardi di volte con gli occhi sbarrati e i tarli nella testa e le lenzuola sembrano di piombo, hai presente? non so ma ho l’impressione che tu abbia presente..). grazie.
stai bene a presto
ali
L’inverno è una stagione strana, sembra che tutto si fermi, in realtà per la terra è il periodo più intenso dell’anno. C’è un grande lavoro di scambio, di nutrienti, minerali… Senza scambi… niente fioritura primaverile.
E le ceneri servono: disinfettano, nutrono la terra, la preparano bella, sana.
Per questo nella tradizione popolare nei primi giorni dell’anno, all’Epifania, fra l’Epifania e Carnevale si bruciano i fuochi, la vecia, la befana… figura femminile come la terra, che rinasce a primavera, ridiventa bambina, nutrita nel freddo d’inverno, con la cenere e i fuochi… come noi, che siamo “Natura”, che passa e ritorna e… consola.
Ciao Pierrot. Ho scoperto perché siamo un po’ tutti Pierrot, la lacrima scappa sempre, piangiamo. Il pianto stimola la produzione di potenti endorfine, che calmano. Come siamo strani, alla fine ricicliamo tutto, persino dal dolore ricaviamo qualcosa. Leda
Caro Pierrot,
noi pensiamo che la sua poesia sia una poesia sincera, scritta con sentimento. Scrivere i propri sentimenti è sempre importante , deve sapere che il padre della Signora Doriana era aviatore a Caserta ed era uno dei pochi militari che a quel tempo sapeva scrivere…..allora scriveva le lettere ai militari che volevano comunicare con la propria fidanzata e poi le leggeva le risposte. Grazie a questo molti militari hanno potuto comunicare con le proprie persone care.
Saluti
Piero,Giovanna, Nicolina,Giulia, Giaele,Teresa, Assunta,Gina, Anna,Carla, Rosanna,Giuseppina, Ulisse,Valeria, Rita,Maggiolina, Angiolina,Irma, Lidia,Suor Anna, Carolina, Maria, Rosa.
Credo che se le tue parole sapran serbare in esse sfumature di eternità… prenderanno vita dalla cenere.
Quello che tu scrivi oggi, sarà l’oggetto di un pensiero futuro, quello che tu scrivi in questo istante potrà fare riflettere intere masse.