Le mie giornate

Ciao a tutti voi che ci scrivete e ci state vicini i questa sofferenza e dolore.
Ho la forza di lottare e di andare avanti per dimostrare la mia innocenza, ho la fede in Dio e poi ho la mia famiglia e tutte le persone che mi conoscono e sanno chi sono veramente.
Vi voglio raccontare come passo il tempo qui dentro. Al mattino mi alzo alle 7,30, faccio colazione, pulisco la cella, apro le finestre, faccio il letto. Poi dipende dal mio stato d’animo, scrivo ai miei famigliari, alle mie amiche, a voi, magari leggo o disegno e intanto aspetto se mi arriva la posta. Verso le 10 ci portano pane e frutta, alle 11/11,10 ci portano il mangiare. Alle 13 si può andare o in doccia oppure prendere due ore di aria; se è una bella giornata vado a prendere aria e sole, altrimenti vado in doccia anche se preferisco scendere due ore sotto. Nel pomeriggio leggo o chiacchiero con le ragazze oppure mi metto nel letto e dormo fino alle 17/17,30 quando arriva la cena, alle 18 qui abbiamo la socialità e due ore volano in fretta e poi si torna ognuno alla propria cella e si aspettano le 21 quando chiudono i blindi.
La giornata è passata, il tempo non passa mai, e io penso sempre alla mia mamma che mi manca da morire, poi ho la fede che mi aiuta a superare tanti ostacoli, momenti tristi e mi rende serena e tranquilla, prego sempre e spero che questa tempesta passi in fretta e che le cose si risolvano nei migliori modi.
Spero che la verità venga a galla perché stare in carcere quando sai di non aver commesso nessun reato è brutto e non si accetta, io voglio dimostrare a tutti i costi la mia innocenza, perché non sono quella persona che dicono, io sono Sonia e ho solo sempre aiutato. Sono ingenua e scema ed è ora che impari a crescere, e adesso lo farò.
Sonia

Comments 7

  1. Cara Sonia, oggi pomeriggio alle ore 16 festeggeremo la mamma.
    Cogliamo l’occasione per fare gli auguri a te a tutte le mamme detenute inviandovi una canzone a noi molto cara “Mamma”.

    Mamma
    Beniamino Gigli
    C. A.Bixio – B.Cherubini
    (1940)
    Mamma, son tanto felice
    perché ritorno da te.
    La mia canzone ti dice
    ch’è il più bel sogno per me!
    Mamma son tanto felice…
    Viver lontano perché?
    Mamma, solo per te la mia canzone vola,
    mamma, sarai con me, tu non sarai più sola!
    Quanto ti voglio bene!
    Queste parole d’amore che ti sospira il mio cuore
    forse non s’usano più,
    mamma!,
    ma la canzone mia più bella sei tu!
    Sei tu la vita
    e per la vita non ti lascio mai più!
    Sento la mano tua stanca:
    cerca i miei riccioli d’or.
    Sento, e la voce ti manca,
    la ninna nanna d’allor.
    Oggi la testa tua bianca
    io voglio stringere al cuor.
    Mamma, solo per te la mia canzone vola,
    mamma, sarai con me, tu non sarai più sola!
    Quanto ti voglio bene!
    Queste parole d’amore che ti sospira il mio cuore
    forse non s’usano più,
    mamma!,
    ma la canzone mia più bella sei tu!
    Sei tu la vita
    e per la vita non ti lascio mai più!
    Mamma… mai più!

    Auguroni dagli ospiti della Casa di Riposo Trisoglio :Fiorentina, Antonia,Rosalia
    Gina, Francesca,Giuseppina,Rosa, Carlo, Piero,ValeriaMargherita,Caterina,Ulisse,Teresa,Nicolina, Angiolina,Margherita,Giaele,Irma,Suor Anna,Lidia,Olga,Margherita,Giuseppina,Carolina,Rita,Giulia,Nicolina,Teresa,Celeste,Maria.

  2. cara sonia….non posso chè .. essere pienamente d accordo con tè……non trovo le parole..hai detto molte verità…..e concordo sù tutto..io non sò..bene la tua situazione…mà solo ..sù una cosa..vorrei farti ..una piccola precisazione…..vedi..e tè lo dice uno..chè per aiutare..e mettere sempre ..gl altri…al primo posto…..si è baccato delusioni..e ferite nel cuore…..mà non chiamarti….scema….magari….ci fossero..tanti..scemi….il mondo sarebbe migliore…..io ..ora ..lò dico a tè..e a mè stesso….sè uno nasce col cuore buono…non può..e non deve..per colpa di un mondo..a volte.. il più della volte cattivo..cambiare…devi…dobbiamo..usare solo un pò più di prudenza……spero ti abbia fatto piacere la mia considerazione……io prego con tè..e gazie..per aver scritto ..chè la corrispondenza..ti fà piacere…la cosa è reciproca……pure per mè..come ò scritto..in altre lettere….leggere..le lettere nel vostro sito..mi hà avvicinato..a un gruppo di persone..e più passa il tempo..più vi considero..amici..veri..io..sai…mi ricordo..sempre i vostri nomi..e scritti…e sovente..nella giornata..mentalmente..vi invio saluti e pensieri…scusa ..sè scrivo..poco..ora è un periodo più duro del solito..per il lavoro..e posso dedicar poco tempo al p.c. mà vi….ti..mando un grasso abbraccio dal cuore…..vostro..maurizio.

  3. SCUSA….oddio chè dà errori di ortografia..hò fatto…..è chè ò scritto..un pò in fretta….avevo i minuti contati…..ecco un ..esempio su cui riflettere..prima di ..parlare..di giudizi….secondo mè..bisogna sempre ..tener conto..delle siituazioni…in cui uno si trova….è molto importante..perciò…ripeto…sii fiera di tè..e del tuo cuore grande..alla prossima lettera……e visto chè hò letto..chè nelle ore di aria..vi trovate..mi fai un favore? saluta tutti e tutte..per mè..con un grazie e un grosso abbraccio….visto chè hò il tempo limitato..non posso scriver a tutti e tutte….mà pian piamo..spero di poterlo fare..grazie ancora..dal cuore..vostro..mauri…..p.s. non sò la zona..mà sò chè leggono..un saluto pure alla casa di riposo trisoglio….è bellissimo unire . tante persone di cuore su un sito…chì lò hà ideato è un angelo….maurizio.

  4. Ciao, Sonia. Mi fa piacere conoscere i ritmi delle tue giornate. Mi aiuta a starti vicina con il pensiero e a sperare con te che la tua situazione si risolva al meglio.
    La tempesta è capace di disperdere i fiori
    ma non è in grado di danneggiare i semi. (Kahlil Gibran)
    Un abbraccio. Stefania

  5. Lentamente Muore

    Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi
    percorsi, chi non cambia marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla
    e chi non conosce.

    Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle “i” piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all’errore e ai sentimenti.

    Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l’incertezza, per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.

    Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.

    Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

    Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

    Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di
    gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.

    Pablo Neruda
    ciao ragazze vorrei inviarv iquesta belle poesia del pablo neruda a me fa pensare mlto ciaoo Tony

  6. Ciao Sonia,mi trovo a leggere questo blog per motivi di ricerca.Sto scrivendo un testo teatrale che parla di 5 donne detenute.Non avrei mai immaginato che fosse così complicato trovare vostre notizie.Ci sono pochissimi libri che parlano di voi, della vostra vita dentro il carcere.Tu scrivi molto bene, perchè non pensi a scrivere un libro sulla vita quotidiana dentro il carcere,sui rapporti che si instaurano tra voi ,sui vostri momenti di socialità. Nel mio testo vorrei cercare di essere il più viritiera possibile, per far sì che le persone si fermino a pensare.Vorrei farti tante domande ma non lo farò ora,prima di tutto ti chiederò se tu hai voglia di aiutarmi in questa mia impresa.Ciao

  7. POCO A POCO Y TAMBÉN MUCHO A MUCHO ME SUCEDIÓ LA VIDA Y QUE INSIGNIFICANTE ES ESTE ASSUNTO: ESTAS VENAS LLEVARON SANGRE MÍA QUE POCAS VECES VI, RESPIRÉ EL AIRE DE TANTAS REGIONES SIN GUARDARME UNA MUESTRA DE NINGUNO Y A FIN DE CUENTAS YA LO SABEN TODOS: NADIE SE LLEVA NADA DE SU HABER Y LA VIDA FUE UN PRÉSTAMO DE HUESOS – pleno octubre – Pablo Neruda

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