Segnalazioni – Lingua Madre

In questi giorni, alla Fiera del Libro di Torino, si è celebrata la premiazione della terza edizione del Concorso Letterario Nazionale Lingua Madre, ideato da Daniela Finocchi, promosso da Regione Piemonte e Fiera del Libro, destinato alle donne straniere residenti in Italia che utilizzando la nuova lingua d’arrivo (cioè l’italiano), vogliano approfondire il rapporto tra identità, radici e il mondo “altro”.
Quest’anno il terzo premio è andato a una donna detenuta, Herrety Kessiwaah, autrice del racconto Nanà. Harrety è in Italia dal 1990, e dal 2003 è detenuta nel carcere di Trapani. Pubblichiamo qui di seguito l’incipit del suo racconto.

Voglio, mi piace, sogno un mondo fatto di allegria. Amo essere allegra, sono Nanà, Hedrety, Kessiwaah e molto altro. Sono il Ghana, sono di Kumasi, sono i miei 40 anni sono i miei 5 figli. Adoro la musica, la vita, il canto.
Bambini per me, alberi e foreste, libertà di essere.
Sono i colori della mia bandiera, sono una Ashanti.
Il mio stoll è bellissimo, è fatto con legno di un albero, mi ci sono seduta diverse volte, crescendo. E’ un sedile bianco e sacro. Il Ghana… il Ghana è per me la mamma, la terra che accoglie, che nutre. E’ una terra ricca e fertile. E’ una terra magica. Si respira la natura, e le cose belle che Dio ha creato. Alberi, uomini, animali tutti insieme, caffè , mango, ferro. I bianchi nelle nostre terre si sono arricchiti. Amo viaggiare, i ghanesi amano viaggiare. C’è un re per ogni villaggio. Quando muore un re lo si ricopre d’oro e resta seduto sul suo stool. Amo questa cultura del rispetto.

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Comments 1

  1. Un premio meritatissimo! Il racconto di Nanà è bellissimo.. colorato.. ricco di umanità e apre le porte ad un mondo che non conoscevo.. saluti Stella

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