Come sempre sono in attesa delle vostre critiche (comunque sempre ben accette) e dei vostri commenti. Nel frattempo ho ricevuto i vostri graditissimi “saluti” e ricambio affettuosamente Perdamasco, Carla, Giò, Stella, Lorenzo, Noemi e tutti gli amici ed amiche della Casa di Riposo Trisoglio.
Oggi sarei elegiaco, quindi chiedo venia a tutti voi se non vi scrivo nulla. Però vi lascio con questo indovinello:
Qual è la cosa che non puoi regalare a nessuno?
Ciao a tutti.
Bama
Comments 16
ancora non sono riuscita a trovare la soluzione all ‘indovinello. Ho una richiesta da farti ( posso darti del tu?) : mandi un saluto anche a me per favore?
quella cosa che nn puoi regalre a nessuno e quella cosa che non possiedi. Ci siamo?
un saluto, un abbraccio, un tutto.
ps: cosa è elegiaco?
dignità?
la propria libertà (non intesa solo in senso fisico) non si regala a nessuno…..banale ma vero
la felicità. quella vera, intendo. quella che nasce dentro di noi, quella inaferrabile, salda, che non dipende da nessun altro se non da noi stessi.
se invece non si crede nella possibilità di essere veramente felici (parola così vaga che forse racchiude tutto e nulla)… potrebbe essere… non lo so, ci penso e ti riscrivo!
Non so se ci ho azzeccato, ma te/ve la dedico con tutto il cuore e con la promessa di farmi sentire più spesso per condividere con voi pensieri, desideri, delusioni, entusiasmi, sogni, speranze—-
Alfredo Simone
alfredo.simone@arciliguria.it
p.s. il sito indicato ovviamente non è il mio ma spero che possa essere di qualche interessante per voi buttarci un occhio di tanto in tanto. E ovviamente si può ragionare anche sull’opportunità di ricevere e pubblicare un vostro scritto…
Libertà
Sui miei quaderni di scolaro
Sui miei banchi e sugli alberi
Sulla sabbia e sulla neve
Io scrivo il tuo nome
Su tutte le pagine lette
Su tutte le pagine bianche
Pietra sangue carta cenere
Io scrivo il tuo nome
Sulle dorate immagini
Sulle armi dei guerrieri
Sulla corona dei re
Io scrivo il tuo nome
Sulla giungla e sul deserto
Sui nidi sulle ginestre
Sull’eco della mia infanzia
Io scrivo il tuo nome
Sui prodigi della notte
Sul pane bianco dei giorni
Sulle stagioni promesse
Io scrivo il tuo nome
Su tutti i miei squarci d’azzurro
Sullo stagno sole disfatto
Sul lago luna viva
Io scrivo il tuo nome
Sui campi sull’orizzonte
Sulle ali degli uccelli
Sul mulino delle ombre
Io scrivo il tuo nome
Su ogni soffio d’aurora
Sul mare sulle barche
Sulla montagna demente
Io scrivo il tuo nome
Sulla schiuma delle nuvole
Sui sudori dell’uragano
Sulla pioggia fitta e smorta
Io scrivo il tuo nome
Sulle forme scintillanti
Sulle campane dei colori
Sulla verità fisica
Io scrivo il tuo nome
Sui sentieri ridestati
Sulle strade aperte
Sulle piazze dilaganti
Io scrivo il tuo nome
Sul lume che s’accende
Sul lume che si spegne
Sulle mie case raccolte
Io scrivo il tuo nome
Sul frutto spaccato in due
Dello specchio e della mia stanza
Sul mio letto conchiglia vuota
Io scrivo il tuo nome
Sul mio cane goloso e tenero
Sulle sue orecchie ritte
Sulla sua zampa maldestra
Io scrivo il tuo nome
Sul trampolino della mia porta
Sugli oggetti di famiglia
Sull’onda del fuoco benedetto
Io scrivo il tuo nome
Su ogni carne consentita
Sulla fronte dei miei amici
Su ogni mano che si tende
Io scrivo il tuo nome
Sui vetri degli stupori
Sulle labbra intente
Al di sopra del silenzio
Io scrivo il tuo nome
Su ogni mio infranto rifugio
Su ogni mio crollato faro
Sui muri della mia noia
Io scrivo il tuo nome
Sull’assenza che non desidera
Sulla nuda solitudine
Sui sentieri della morte
Io scrivo il tuo nome
Sul rinnovato vigore
Sullo scomparso pericolo
Sulla speranza senza ricordo
Io scrivo il tuo nome
E per la forza di una parola
Io ricomincio la mia vita
Sono nato per conoscerti
Per nominarti
Libertà.
PAUL ELUARD
secondo me la libertà in senso generico. La libertà la si conquista e parte dall’individuo, dalla sua decisione di essere libero anche se difficile. Posso cercare di convincere una persona ad essere libero (ad esempio dalle opinioni altrui, da un amore negativo…) ma alla fine la scelta è della persona. potrei però essere io la causa della libertà o scelta altrui… e quindi regalarla…
LA VITTA
quello che non sei…
possiamo “abbellirci” un pò per cercare di apparire migliori ma alla fine se non c’è sincerità nelle nostre parole o nel nostro agire non riusciremo a sostenere il gioco per molto tempo..
(ciao Bama da un nuovo arrivo…
i tuoi scritti riescono a superare le distanze
a presto)
Geeesù, Bama. Odio gli indovinelli, ma un qualcosa devo pur rispondere. Ne va della mia faccia, direi. 🙂
Ho posto a Geoogle la stessa domanda. La risposta è stata: Dentro e Fuori.
Si, il Dentro e Fuori non lo puoi regalare. Se non altro, perché tutto si paga. Non solo lì, a dirla tutta.
Ciao, Vitaliano.
ciao Bama,
sai che è proprio una bella domanda la tua?
Cosa non si può regalare? beh…la libertà interiore di cui parlano gli stoici, la forza di volontà di rialzarsi quando inciampiamo, il coraggio che ci sostiene quando cadiamo, la voglia di vivere sempre e nonostante tutto. Insomma tutto ciò che ciascuno di noi può solo “auto – regalarsi”; ciò che non scende come manna dal cielo, come dono gratuito e dato, ma che costa fatica, sforzo, impegno. Eppure proprio quello sudato, guadagnato con fatica è anche il dono più bello!
Quindi avanti… facciamoci tutti una bella sudata rigenerante!!
Buona giornata Bama.
ho un libro che leggevo da piccola:”racconti per un anno”. c’è una piccola storia o una poesia per ogni giorno. questa è quella che trovo nel giorno del mio compleanno:
LA LIBERTA’
avevo un fringuello
che cantava in gabbia
per amor non cantava
ma cantava per rabbia.
La gabbia gli ho aperto
è volato il fringuello
ma ritorna da me
e il suo canto è più bello.
non per dissacrare paul elouard, per carità, ma un po’ per legarmi alla mia risposta: in tante situazioni si può regalare la libertà. non puoi regalare l’innocenza quando l’hai persa.
un abbraccio
ali
ps: è la mia poesia preferita!
Caro Bama,
Si può regalare tutto…
Inteso come dono…
Si può donare la vita, l’amore, la libertà…
Si può accogliere, nella propria vita, tutto ciò che il cuore ci dice di fare
Carla
p.s.Un caro saluto a Salvo
La cosa che non puoi regalare a nessuno….. Domanda interessante; regalare: azione che non prevede un ritorno verso chi la compie. Diverso da donare, verbo che implica una concessione. Non si può regalare tutto. Certo si regala la vita, ogni madre lo fa; quanto poi ci si curi di renderla degna di essere vissuta ai propri figli è discutibile. Si può anche regalare l’amore sia in proprietà transitiva (volere il bene di chi si ama) sia in forma egoistica (volere chi si ama). Ma la libertà non la si regala mai. Credo sia l’unica cosa che nè si regala nè si concede perchè la libertà è di tutti basta avere il coraggio di riconoscerla. Come scrive Carla si può accogliere nella nostra vita tutto ciò che il cuore ci dice di fare; ma solo i coraggiosi possono decidere di non accogliere ed essere liberi di forgiare la propria vita. La libertà di scegliere se voltare a destra o a sinistra: non la si regala, è dentro di noi.
Finalmente un altro indovinello, che bello!
Teresa pensa che la risposta sia il sole perchè il sole come l’aria sono di tutti e quindi non si possono regalare.
La signora Mariola pensa che sia la vita di ciascuno di noi perchè è personale e quindi non si può regalare.
La signora Valeria invece crede che l’unica cosa che non si può purtroppo regalare sia la salute.
Abbiamo indovinato?
Saluti, gli ospiti della Casa di Riposo Trisoglio Fiorentina, Antonia,Rosaria,Gina, Francesca,Giuseppina,,Rosa, Carlo, Piero,Valeria, Margherita,Caterina,Ulisse,Teresa,Nicolina, Angiolina,Margherita,Giaele,Irma, Suor Anna,Lidia,Olga,Margherita,Giuseppina,Carolina,Rita,Giulia,Nicolina,Teresa,Celeste,Maria.
Lentamente Muore
Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi
percorsi, chi non cambia marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla
e chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle “i” piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all’errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l’incertezza, per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di
gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
ciao molto belle questa poesia di pablo neruda ciao ragazzi Tony
Pablo Neruda