Ciao cara Carla, spero che tu stia bene. Grazie che mi hai scritto e grazie che mi sei vicina. Sì, mi piacerebbe ricevere delle lettere, così mi tengo occupata e non sento tanto la noia. E poi mi fa piacere rispondere a persone buone come te, gentili come sei tu.
Ciao Stella, ti ringrazio per avermi di nuovo scritto, e per avermi scritto belle parole, ma bisogna ricordare che nella vita, come si dice, mai dire mai.
Ciao Stefania, ti ringrazio per avere risposto a Sara, ma non ti preoccupare, le sue parole non mi hanno ferito. Ti mando un grosso abbraccio, e ancora tante grazie.
Ciao Debora, grazie per avermi scritto, sei una persona che può capire, perché hai passato il dolore e la sofferenza, sai cosa vuol dire, e ti ammiro molto. L’amore è molto importante, la fede in Dio molto di più.
Ciao Sara, le tue parole non mi hanno ferito, ricorda che la vita non è sempre bella, le rose hanno le spine. Io ti ho risposto perché ho rispetto e sono una persona che accetta le belle e le brutte parole, però ti posso solo dire che sono una persona normale e felice, e ho tante persone che mi vogliono bene, il mio compagno che mi ama, e la fede in Dio. Ciao, un caro saluto, Sonia.
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Sonia, sei una persona meravigliosa. Quanto abbiamo da imparare da te! Ti auguro giorni migliori e che la vita ti sorrida. Lo meriti davvero. Ti porto nel cuore e ti penso spesso. Coraggio, amica mia. Un abbraccio Stefania
Cara Sonia,
le inviamo un articolo tratto dal nostro giornalino “La casa dei Fiori e dei Colori” con l’augurio che lei possa passare una buona estate!
I SIGNORI DI TROFARELLO
Io facevo la cuoca per i Conti Vagnone di Trofarello. Ho lavorato molto per loro: mi alzavo alle sei e andavo in cucina e preparavo la colazione per tutti, prima per il figlio perchè andava all’università, poi per il Conte e la Contessa e infine per me mio marito mia figlia e per l’autista.
Per la colazione si mangiavano caffelatte e pane e marmellata e burro.
Finita la colazione iniziavo a preparare per il pranzo seguendo il menù scritto sul libro dalla Contessa. Per l’una doveva essere pronto e i Conti mangiavano da soli in una sala e noi mangiavamo in cucina.
Verso le quattro dovevo preparare il Thè con i biscotti perchè quasi tutti i giorni veniva la Marchesa di Masino, la sorella della contessa. Io lo bevevo in cucina con mia figlia e mio marito.
Finito il thè la Marchesa tornava a casa e io facevo pulizia in cucina.
Dopo preparavo la cena per tutti e per le sette doveva essere tutto pronto.
Mi trovavo molto bene a lavorare dai Conti perchè mi trattavano bene ed erano gentilissimi.
La signora Francesca racconta che i Conti aiutarono sua madre a creare un Cinema a Trofarello vicino alla loro locanda.
Ho lavorato lì nove anni.
C’era una bella chiesetta nel castello e lì facevano la Messa per tutte le persone del castello e la Contessa andava sempre a Messa perchè era molto religiosa e anche io andavo sempre con lei.
A volte c’erano dei pranzi anche di 210 persone e io cucinavo per tutti ma per preparare le tavole venivano delle persone da fuori.
Teresa Grigoletto, ospite della Casa di Riposo Trisoglio
Saluti, gli ospiti della Casa di Riposo Trisoglio:
Fiorentina, Antonia, Rosaria
Gina, Francesca,Giuseppina,,Rosa, Carlo, Piero,Valeria, Ellia,Caterina, Ulisse,Verina, Angiolina, Margherita, Giaele, Irma, SuorAnna, Lidia, Olga, Margherita, Giuseppina, Carolina, Rita,
Giulia,Teresa,Celeste,Maria, Michele, Giovanna.