Dono e tortura

 Dialogando con il gatto Ciccio, Pierrot scopre quanto è difficile distinguire tra dono e condanna.

Come dicevo, incontrando i suoi occhi potei leggere le sue intenzioni, entrai dentro di lui e avrei voluto scappare.
“Allora tu sai leggere dentro le persone”
Non so se sono realmente capace, ma fino a oggi quando fisso una persona negli occhi conosco il suo essere.
“E’ un grande dono”
No, Ciccio, è una profonda tortura, e se è un dono arriva dagli inferi…
“Ma come…”
Andiamo avanti… restai in silenzio e il mio sorriso, la mia gioia si erano spente, cominciai a tremare e cercavo di non allontanarmi mai da qualcuno, ma sentivo i suoi occhi scrutarmi in continuazione, sentivo il suo respiro e vedevo la sua lingua carezzarsi le labbra.
“Scusa se ti interrompo, ma nessuno si era accorto di questo?”
Non credo, penso che fossi l’unico a vedere tutto questo, l’unica cosa che tutti notarono era il mio essere silenzioso e qualcuno dire: “una volta tanto che è tranquillo…”

(26. Continua…)

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