Ora mi prendo un momento di pausa, approfittandone per chiacchierare, condividere qualcosa con chi passeggia o sia affaccia nel blog. Sapendo che andate tremendamente di fretta, specie in questo periodo natalizio, tra regali da trovare e preparativi non sempre facili da fare.
Rileggo gli scritti che mi giungono con qualche commento, e mi riscuso se capitano degli errori, sicuramente dovuti alla trascrizione dal mio corsivo. Fate voi, usate l’immaginazione quando leggete, nell’inserire la parola a voi più congeniale, nel terminare la frase o il rigo che non vi suona bene.
Mi riferisco, ad esempio, al “ricino” del mio post Scuola d’attesa, che era invece un “riciao” appartenente a un nuovo vocabolario, non dello Zanichelli. Vedremo se sabato prossimo giungerà qualche nuovo commento per imbastire nuovi dialoghi, specie sul teatro/carcere/lavoro e altro. Giusto per vederli sotto un’altra ottica, sotto un altro punto di vista. Altre persone avranno pensieri diversi, spero!
Un grazie a Claudia, non tanto per tutto quello che hai fatto, ma per la persona che sei e che hai portato qui dentro, sempre con un sorriso, sempre gentile, che già è una bella cosa in codesto luogo. Per i non soliti discorsi stereotipi e che t’assillano il cervello. Grazie di tutto, a te e ai tuoi amici, con un augurio di serene, felici e buone feste a tutti voi.
Comments 1
ciao fiore!
sai che mi chiedevo cosa volessi dire con “ricino”??…ora ho capito!magari puoi scrivere in stampatello così si capisce meglio al momento i trascrivere….altrimeni pazienza…è anche divertente…hai ragione per quanto riguarda i discorsi stereotipati in carcere…anche a me danno noia…a volte si dice di più e si capisce di più della persona con cui si parla facendo uno scherzo scemo che ripetendo la stessa cantilena….
cosa cucini per natale? dai, che magari arriva la befana!
tanti saluti da me e anche dai miei amici!