C’era una volta
un castello, una piaga e un re.
Arrivò Madama Cocorita e disse “Te puorì cummé”.
Arrivò Miss Civetta e disse “Te movi, fa in fretta”.
Viaggiaron a fari rossi fin in via Zara
dissero “una volta sola e ben chiara”
ci tremano le mani, arretrale dietro la capa
sennò ci scappa la pistola”.
Ci misero le manette
ci portarono nel bosco
vedemmo le loro casette
funghi e puffetta tra l’erbetta.
C’era anche gargamella.
E poi il risveglio?
Rint’a sta… cella!
Comments 1
jenny..io hò capito..il significato della poesia…ti posso dire..guarda avanti..guarda il presente…e poi visto..chè ami scrivere poesie..fallo…mai smettere di sognare..e di dar sfogo alla nostra interiorità..buon 2009…con un abbraccio..maurizio