Evadere con la mente

Il carcere di per sé stesso è l’annientamento della tua libertà, ma non soltanto questo, è l’alienamento della tua volontà, è l’abbrutimento della tua vita, un cambiamento totale nel tuo modo di pensare, di gestire la tua vita.
Ci vuole uno sforzo notevole per alzarsi alla mattina e iniziare la giornata che sarà come ieri e sarà come domani, un susseguirsi di ore interminabili sempre uguali una all’altra ed è questo che porta l’alienazione della mente.
Allora si cerca di trovare un modo per evadere con la mente dalla cella chiudendo gli occhi, ci si immagina di essere in riva al mare, di correre in un prato, di camminare in un sentiero di montagna, si cerca di riprodurre l’immagine dei propri cari, poi l’immagine svanisce quando senti una voce che chiama il tuo nome e rompe l’incantesimo dell’attimo in cui eri fra loro. Cerchi di ricominciare a sognare ma ormai non è più possibile e allora piangi nell’animo silenziosamente per avere perduto ancora una volta la libertà.
Liana

Comments 3

  1. cara liana, di tanto in tanto vengo qui a vedere se trovo qualche tua parola per me. come stai?
    io cerco di vivere momento per momento, respiro dopo respiro…è vero, posso camminare per la strada, ora… ma dentro di me c’è una prigione molto molto dura. anche io per molti anni sono stata fissa nel letto…capisco benissimo cosa significa avere ore interminabili sempre dello stesso grigio colore. mi sento come se fossi in mezzo al mare, senza vedere la riva, senza vedere il cielo. arranco per fare le cose più semplici che tutti danno per scontate. però ho il Signore, la fede, e questo mi tiene in vita e mi fa crescere, dilatando in me il desiderio di trovare pace e libertà, di poter finalmente un giorno anch’io assaporare la serenità del cuore. la speranza, dice don Giussani, è la certezza del futuro basata sulla certezza del presente, che è Gesù. Gesù vivo, oggi, per me, con me! Lui porta a compimento quello che ha iniziato in me, in te, in ciascuno. dobbiamo essere certe che il nostro futuro è un futuro di salvezza e di gioia, che nessuno ci può togliere. ti abbraccio e spero di poterti sentire.

  2. ciao liana, non posso darti torto, mà però, è innegabile, chè posso anche dirti, finirà…..io lo dicevo a militare, non è la stessa cosa. mà ora ci arrivo, io a forza di finirà, avevo perso mè…e uscendo..non sapevo più chì ero, mi sognavo branda, divisa..ecc ecc. ancor oggi mi sogno, chè mi richiamano a soldato, non fare come mè, già l’impatto sarà duro, però tù preparati, anche solo 5 minuti al giorno, ricorda sempre chì sei, non dimenticare la dignità….io l’ò fatto. e a ritrovarla, è stato durissimo. scusa,,non vorrei essere stato indelicato, volevo solo dirti…l’unica cosa sù cui investire sempre, è..noi stessi..purtroppo, spesso è duro, mà non provarci..è uno sbalglio. molto grande. io nè sò qualcosa. un forte abbraccio. maurizio.

  3. Ciao liana,

    Da tempo che ti leggo senza mai lasciarti un commento.Mi piace leggerti ogni tanto da qui dove fa sempre freddo.Non mi conosci,ma ammiro il tuo coraggio…un giorno ti scrivero tanto,forse lo faro per via postale…

    Non fermarti di scrivere,perche anche se tu sei dentro ed io fuori,mi dai un po di evasione….

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