Cercasi filastrocca

Scrivetemi, e se avete qualche poesia o filastrocca mandatemela, così io la mando alla mia cara dolce mamma, a mia sorella e a mio fratello, a cui voglio un mondo di bene. Il mio pensiero e le mie preoccupazioni sono sempre vicine a loro, e vorrei essere là.
Adesso lavoro, e ringrazio dio, perché il pensiero si concentra su altre responsabilità, e non si sta chiuse troppo in cella. Poi il giovedì vado a scuola di attività creative. Facciamo fiori di carta, cestini, biglietti di auguri. E’ bello e interessante, serve per un futuro fuori, e il tempo passa più in fretta.
Poi, un giorno, tutta questa sofferenza finirà, e tornerò dalla mia famiglia.
Vi abbraccio tutti. Abbracci pieni di affetto, e bacioni. Siete nel mio pensiero.

Comments 3

  1. ciao sonia, io bè..hò pensato molto..mà volevo qualcosa di, speciale, allora hò pensato..e sè invece di filastrocca gli scrivo una storia vera?..spero gradisci, bè certo la carronto tipo fiaba, mà è tutta verità, un giorno camminanto in una strada montana, vedo un’esserini, minuscolo minuscolo, e rosa, sembrava un’elfo, con zampine giunte tipo preghiera, delicatamente lo raccolgo, e noto chè è un ghiretto, sicuramente caduto dal nido, il cuoricino batteva, allora rapidamente, con borsa dell’acqua calda, sotto, e cotone come strato superiore, hò costruito una piccola incubatrice, poi problema..con cosa lo nutro?..sì logico latte..mà di chè tipo?..provo molti tipi di latte, usando un contagocce come biberon, però i risultati erano pessimi, sempre aveva mal pancino, insomma..molti bisognini, allora eureka…la prova della disperazione, latte e enterogermina, hà funzionatoooo…forte, il ghiretto, mangiava, e il tutto come si dice dà noi..stava giù. ogni 2..3 ore lo nutrivo, e pian piano, cresceva, gli veniva il pelo, e dentini, allora. son passato a pappine, con mele frullate, poi pian piano, a noci e nocciole tritate tipo farina, col latte, finchè..rosicchiava..e dà lì, hà iniziato a nutrirsi, solo lui pensava io fossi la sua mamma, allora, pian piano..lo portavo trà i boschi, e vedevo chè più cresceva, più saliva sù alberi, mà tornava, io lo attendevo sotto la pianta, ci è voluto molto tempo..2 anni..mà finalmente hà sentito il richiamo della natura, e i ritardi si facevan più lunghi, finchè, non’è più arrivato, certo mi manca, mà lo sò felice, questa è la storia di ernesto il ghiro, morale, mai disperare, chè a volte la soluzione è sotto i nostri occhi, e poi il modo migliore per tener una persona con noi..è lasciarla libera di scegliere. spero ti sia piaciuta..è storia vera. un forte abbraccio con amicizia. mauri.

  2. Cara Sonia, non ci conosciamo ma permettimi di scriverti come sè scrivessi ad una amica: è più facile. Sono stata colpita dalla tua ricerca di filastrocche, è un pensiero dolce. Ho vissuto io stessa, di riflesso, le mura del carcere avendo conosciuto il mio compagno quando ha terminato una detenzione. Ha vissuto ed è cresciuto in carcere avendo passato più di 20anni fra quelle mura. Lo amo perchè è una persona straordinaria, lo amo ancora di più perchè dopo tutto quello che ha passato è incredibilmente umano, rispettoso e dolce. Grazie a lui stò imparando cosa significa la parola libertà!
    “Giro giro tondo casca il mondo, cavallo imperatondo, tondo d’argento che pesa 500. 150 la gallina canta e tu lasciala cantare che fà l’uovo per domani. Domani è domenica la festa della zingara, la zingara si leva e batte la bandiera. La bandiera è di Bologna che fà venir la rogna. Rogna rognetta un capo d’uva secca, secca sul forno : nonna buongiorno!”

  3. Cara Sonia,
    la signora Angiolina le invia due indovinelli: “Qual’è quella cosa grossa come una zampa di gallina che governa tutta la cascina?”, “Qual’è quella cosa grossa come una zampa di cavallo che goveran tutta la valle?”.
    Alle signore Francesca, Mariola, Giuseppina e Assunta è venuta in mente la filastrocca :

    CAVALLINO ARRO’ ARRO’
    PER LA BIADA CHE TI DO’
    PER I FERRI CHE TI METTO
    PER ANDARE A SAN FRANCESCO
    SAN FRANCESCO E’ SULLA VIA
    PER ANDARE ALL’ABBAZIA
    ALL’ABBAZIA CI STA UN FRATE
    CHE FACEVA LE FRITTATE
    LE FRITTATE NON SON COTTE
    MANGEREMO LE RICOTTE
    LE RICOTTE SON SALATE
    MANGEREMO LE FRITTATE

    Saluti, gli ospiti della Casa di Riposo Trisoglio: Beatrice, Rosaria, Gina, Vincenza, Rosa, Francesca,Giuseppina,Rosa, Carlo, Antonietta, Cornelia, Piero,Valeria ,Caterina, Ulisse, Rosalia, Angiolina, Margherita, Giaele, Irma,Lidia, Margherita, Riccardo, Giuseppina, Carolina, Maria,Celeste, Angiolina, Maria, Giaele, Giuseppe, Luigi, Osvalda, Michele, Mariola, Assunta, Margherita, Caterina, Giovanni e Giovanna.

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