Solitudine

Un corpo in disfacimento,
un fantasma, il fantasma di me stesso,
uno spirito in catene,
un corpo senza la sua essenza.
L’allegria e la gioia del vivere sono lontane e distanti,
nulla mi può ridare il puro sorriso,
l’incubo è reale,
sono un uomo,
riflesso di uno specchio,
la parte viva e il riflesso,
il riflesso di un pensiero.
Dio mio non ho più la forza
Dio mio non ho più il coraggio
per essere, uomo,
uomo in questo breve tratto di strada che devo percorrere,
ti prego porgimi la tua mano,
ti prometto che la afferrerò,
la prenderò e la stringerò sul mio cuore,
mi solleverò e camminerò,
riavrò la pace nel mio cuore,
e tutta la serenità che vi possa contenere,
ho fiducia pur essendo solo il riflesso di uno specchio,
che muto osserva la tristezza del mio volto,
e lunghe lacrime iniziano a scivolare dolcemente sul mio viso,
e con fragore si tuffano come il fiume nel grande mare della sofferenza e della solitudine umana

Comments 3

  1. Ti prego di restare fermo sul punto di afferrare la mano di Dio. Se il tuo cuore è sincero, Lui non mancherà di darti non solo la mano, ma tutto se stesso. Abbi fede!
    Se vuoi scrivermi usa la mia personale posta elettronica.
    Per il momento, scusami la pretenzione, t’invio il saluto di Gesù.
    Graziella

  2. struggente e dolcissima… coraggio Francesco, Dio e’ con te, sempre, non dubitarne mai, mentre le ore passano per sempre…un bacio e un abbraccio
    Angela

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