Gennaio

Grazie a Dio le feste natalizie sono finite. Perchè si dice buone feste ancora non so, visto i tempi che viviamo, che un buon Natale significhi dare il via alle violenze? Sembra quasi che queste feste istighino alla crudeltà, sopraffazione, malvagità. Durante queste solennità non si sente altro che un continuo stillicidio di furore, dove sono finiti i Natali di una volta in cui si girava con un bel sorriso stampato sulla faccia e dove l’augurio del buon Natale lo era, siamo diventati tanti Mister Scrubbs? Solo che se vedessimo i fantasmi dei Natali come minimo gli rubiamo il lenzuolo.

Una volta si stava vicino alle persone anziane e ascoltavamo le loro storie, adesso devono girare con il poratfoglio ben stretto al petto, nemmeno in casa possono stare tranquilli perchè li derubiamo pure lì. I bambini non credono nemmeno più a Babbo Natale anche se durante le festività trasmettono film su Babbo Natale di continuo, tutti presi dall’ultimo gioco elettronico, così come gli anziani anche loro vengono messi in disparte, si corre al consumismo per l’albero più bello, finto naturalmente.

Le corone di pop-corn, le palle di vetro, i regali fatti alla sera mentre i bambini dormono, sfido a trovareun padre o una madre che lo faccia ancora, ancorandosi alle scuse che “lavoriamo” ma i nostri genitori, nonni, non lavoravano forse? e anche più duramente di ora! I valori insegnatici dai nostri genitori dove sono stati scaricati? Probabilmente in qualche file e poi si dice perchè mio figlio è finito in carcere.
Sembra un paradosso sentirlo dire da una detenuta ma è proprio per questo che ci penso, se avessi ascoltato e preso esempio non sarei qui, se solo…

Ma con il senno del poi non si conclude molto, posso dire questo: che cercherò di ricordare questi Natali in carcere, non dimenticherò la solitudine,, l’amarezza di essere lontano dai tuoi, e nel prossimo futuro che si avvicina farò tesoro delle emozionalità sentite qui dentro e cambierò. Questo augurio lo faccio a tutti, pensate più al significato del Natale e non al prezzo di quel regalo o al costo del pranzo di natalizio.
A volte è più meritevole offrire un panino ad un mendicante che spendere euro su euro in regali inutili.

Comments 2

  1. liana……………., non trovo le parole, ………..hai scritto benissimo ciò che il mio cuore sente, e ritorniamo al mio modo di vedere la vita, ovvero a me non ‘importa cosa uno fà, a me importa perche lo fà. ti confesso che io amo il natale, come sicuramente lo ami tu, molti non capiscono che se uno si espone lo fa perche ama le cose, la vita, e nota quanto oggigiorno il tutto venga buttato nel cesso, ( scusa il termine ma quando ci vuole ci vuole)..io per principio abolirei certi programmi scemi in t.v., della serie come riprendersi dallo stress del ‘aver troppo festeggiato, mangiato, …io..sono stato un male boia, ..io a natale mi sento solo, vedo solo ipocrisia e non puoi neanche isolarti, tutto è consumismo, ti bombardano ovunque con finti natali privi di umanità,.. una mia amica mi ha confidato che pur nell’ansia di un parente ricoverato, comunque il natale è riuscita a sentirlo nuovamente..in’ospedale mentre appunto passava le notti al parente in cura,..roba che secondo mè….e ora lo scrivo..e cavoli se lo scrivo, e non’è finto buonismo, è pura e semplice verità, insomma ..l’umanità ci vuole sbattere il naso, solo l’umanità non puoi ficcarla in carcere,…si stà ficcando in carcere dà sola ..è una prigione di paura, di dover fare, di dover apparire, una prostituzione dell’anima, i sentimenti, la dignità, i valori….., sono scomparsi, l’umanità si stà trasformando in’una divinità soggetta al denaro, …non per nulla la maggiorparte di depressioni, suicidi, ecc ecc avviene sotto le feste, è tremendo tutto ciò, come giustamente scrivi tu, ogni cosa che dovrebbe unire oggigiorno divide, ti fa sentire solo, diverso, ..mentre ti scrivo mi viene in mente haiti,….ora tutti a fare la gara di chi manda più sms solidali, cosa giusta, mà nessuno ricorda cosa era prima haiti, era un luogo che già aveva bisogno di aiuto, povertà estrema, zona in cui moooolte persone andavano per i loro porci comodi, insomma ..andava bene così a molti, però oggigiorno non ci vuole una nascita come quella del buon gesù per unire, ci vuole la morte di tanti innocenti per non dico unire, mà almeno concentrare le forze comuni per un minimo d’aiuto,..secondo me il terribile stà tutto lì, non si vede più il bene, tutto viene …sorpassato, poi quando succedono le disgrazie..tutti a battersi il petto, mà che cavolo…..non si devono apprezzare le cose solo quando si sono perse. e questo non’è indirizzato a voi nel carcere, voi state pagando e date molta umanità e io vi, ti, auguro ogni bene, questo era indirizzato al mondo fuori, ..si stanno….autocarcerando……………………………… ti abbraccio forte liana, grazie delle tue parole, sei una luce nell’oscurità. con stima e amicizia . maurizio.

  2. Cara Liana,
    mi associo alle tue parole e a quelle di Maurizio sul Natale appena trascorso.
    I regali, il mangiare …etc. Il consumismo sfrenato che però. a pensarci, porta anche denaro….ai negozi e quindi …stipendi a chi per fortuna, ha un lavoro….
    Comunque, Natale, dovrebbe essere nel cuore.
    So cosa è il carcere. recentem,ente ci sono stata parecchie volte (non però al femminile…) per fare dei corsi di sensibilizzazione sui problemi alcolcorrelati ai detenuti …Ho imparato da loro tante cose, più che insegnare io a loro qualcosa….
    Un abbraccio, e auguri cari con amicizia.
    marilena G.

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