Come tutti gli altri stronzi qua dentro, passo un giorno di merda dietro un altro di merda.
Ero un giovane studente quando cominciai ad avere i miei primi ideali, abbracciai l’ideale fascista, militavo e facevo propaganda come molti altri miei camerati, odiavo i comunisti, oggi con il senno di poi non mi schiero più.
Tra le tante cose che accetto con serenità la galera è una di queste, hai l’occasione di vedere le cose né bianche né nere, ma con tutte le sue sfumature e mi indigno quando sento i telegiornali.
Siamo razzisti e democratici, allo stesso modo siamo fascisti e rimpiangiamo i socialisti, i comunisti o i democratici, siamo centristi e cattolici, progressisti ma etici e moralisti ecc..ecc… insomma siamo tutto e il contrario di tutto.
Il concetto da me aperto è impervio, meriterebbe un dibattito ma non ho molte righe per farlo, quindi vi do uno spunto di riflessione.
Vorrei un mondo diverso, lo immagino senza proprietà privata, dove tutti si spostino senza blocchi e frontiere, meglio se tutti parlassimo la stessa lingua, fatto di pace e serenità, senza guerre e malattie o diversità alcuna tra neri, gialli, rossi, bianchi, ma, come dicevano gli antichi greci, questa è un’utopia (la parola stessa significa nessun posto).
Quindi quanti di voi hanno la consapevolezza che purtroppo la nostra civiltà è avida, corrotta e consumista, qual’è il progresso?
Riflettete gente.
Un abbraccio a tutti by Bama
Comments 3
ciao Bama,
in effetti l’argomento che tratti è molto profondo, e meriterebbe un dibattito serio che è molto difficile da fare utilizzando questo canale. Meglio sarebbe se ti impegnassi nel non tornare più in codesto luogo e ti conquistassi la libertà di stare fuori e incontrare persone con le quali bere una birra, fare una passeggiata, parlare di tutto..dal tempo… a quanto è brutto il mondo, a cosa si potrebbe fare per migliorare le cose partendo dal nostro piccolo giardinetto. questa è utopia??? no, spero proprio di no, spero che potremo farlo.
un abbraccio.
progresso forse non è per forza muoversi in avanti. i colibrì muovono le ali così tanto e così veloci che rimangono fermi sul posto. non so cosa è il progresso, ma forse a volte – a volte – è meglio star fermi. tu lo sei e non lo sei (come i colibrì?). una volta verso natale facevano in una piazza un presepe di sagome di cartone, con tante pecorelle, su cui si posava quella neve di cui parlavi in un altro scritto, e ora quel presepe non c’è più. ma la neve continua a scendere e anche se l’innocenza non la recuperi più, lei continua, a scendere.
ciao bama, disegna, e stai bene, buona vita nuova
Caro Bama , la contraddizione fra gli stili di vita fa pensare .
E’ certo vero che l’ uomo è un unico progetto e non certo attuato per qualsiasi forma di auto distruzione .
Certamente , per verificare quale sia la via migliore alla vita è necessario mettersi a confronto . E’ vietata pero’ naturalmente la violenza . Feral