Così, cominciando a lavorare, imparai pian piano le varie cose da farsi conoscendo man mano varie persone che arrivarono all’interno legate sempre al mondo del caffè. Fino a quando, magari vedendomi portato, mi fu insegnato a tostare il caffè: quello che dopo la raccolta in paesi lontani viene considerato il cuore pulsante di questo prodotto. Così da lì cominciai a tostare chili e chili di caffè ogni giorno cercando, in modo posso dire maniacale, di affinare la mia tecnica per avere un prodotto sempre più buono: il mio intento nel tostare il caffè è quello di creare quandi si beve un piccolo momento di piacere.
Dopo due anni passati ero arrivato ad una formazione abbastanza completa così cominciai a pensare che una volta fuori potevo intraprendere questo lavoro.
In un secondo momento mi chiesi: “se questo sarà il mio futuro, perchè non cercare di farlo diventare il presente?”. Così mi attivaiappunto per cercare di amterializzare l’idea, quella di aprire una ditta di produzione di caffè. Intanto mi immersi nei libri imparando le parti burocratiche e di amministrazione fino al punto di avere tutto il quadro completo. Così un giorno al colloquio parenti proposi queste cose alla mia famiglia che ne fu entusiasta.
Gli diedi indicazioni di persone conosciute nel mondo del caffè che furono molto disponibili nel darci una mano prendendo parte a questo progetto in modo attivo. Purtroppo da dove lavoravo me ne dovetti andare per non creare antagonismo, ma nella vita dobbiamo essere disposti delle volte a pagare un prezzo per le nostre scelte. Io lo so bene, così si interruppe il rapporto con la cooperativa dove lavoravo
Comments 3
Miki sei un grande! Il fatto di potere fare diventare questo lavoro il tuo “presente” là fuori è una cosa stupenda.
Spero di potere presto gustare un momento di piacere con una tazzina del tuo caffé!
Bravo, leggendo il tuo racconto mi sembra quasi di sentire un odorino…
Dove intendi impiantare la tua azienda? nord…centro… sud??
Avresti potuto interpellarci…..per aiutarti a trovare un nome all’azienda ……se non l’hai fatto ancora, io propongo
“CAFFE’ MIKI”
we fammi sapere com’è andata….che faccio un eccezione alla regola, visto che da un anno che non bevo più caffè.
Un abbraccio
Mary