Odo il suo gorgoglio
preannunciando così l’arrivo
dell’inebriante aroma
cercandomi per tutta la stanza
avvolgente cattura i miei sensi
regalando un piccolo momento di piacere
cullandomi dopo in un mansueto ricordo
Buongiorno! Ecco i nostri pensieri riguardanti il caffè, che sono tornati alla mente grazie al suo scritto.
Vincenza: “E’ da anni che non bevo più un buon caffè e per motivi di salute bevo l’orzo che ha proprietà rinfrescanti. Mia mamma offriva agli ospiti il caffè preparato con la Moka Express.
Il caffè quando è quasi pronto sembra un antico treno a vapore.”
Olga: “La mia parrocchia era di fronte allo stabilimento della Lavazza, il signor Lavazza tutti gli anni regalava alla San Vincenzo pacchi di caffè da distribuire alle famiglie bisognose.”
Luigi: “Quando sento il profumo del caffè mi viene voglia di recedere ai propositi di astinenza dal caffè, poi resisto ma rimane in me il desiderio.”
Assunta: “Io avevo la caffettiera napoletana, il caffè mi piaceva molto.”
Natalina: “In maremma anche noi usavamo la caffettiera napoletana e durante la guerra, il caffè era di cicoria.”
Gina: “Che schifo il caffè di cicoria! Se la ricorda la filastrocca, “il caffè della Peppina che si beve alla mattina…..” .
Carolina: “Anche al circolo ufficiali davano il caffè. Si ballava, si facevano balli antichi, poi ci si sedeva tutti intorno ad un tavolo e i camerieri passavano con il caffè.”
Giuseppina: “Insieme a mio marito andavamo a prendere il caffè espresso a Moncalieri”.
Margherita: “ Di nascosto da mia mamma , quando ero piccola, inzuppavo un pezzo di pane nel caffè, lo spolveravo con lo zucchero e lo mangiavo. Ma che buono che era!”
Riccardo: “E’ una bella poesia con un senso, dice proprio le parole giuste. Quando ero a casa la mamma mi preparava il caffè e delle volte me lo preparavo anche io: prendevo la macchinetta la mettevo sul gas e quando sentivo grrrrrrr la toglievo.”
Saluti dagli Ospiti della Casa di Riposo Trisoglio
Comments 2
Bella. In pochi versi sei riuscito a rendere speciale un momento consueto.
Complimenti e…continua a scrivere
Ciao
Diana
Buongiorno! Ecco i nostri pensieri riguardanti il caffè, che sono tornati alla mente grazie al suo scritto.
Vincenza: “E’ da anni che non bevo più un buon caffè e per motivi di salute bevo l’orzo che ha proprietà rinfrescanti. Mia mamma offriva agli ospiti il caffè preparato con la Moka Express.
Il caffè quando è quasi pronto sembra un antico treno a vapore.”
Olga: “La mia parrocchia era di fronte allo stabilimento della Lavazza, il signor Lavazza tutti gli anni regalava alla San Vincenzo pacchi di caffè da distribuire alle famiglie bisognose.”
Luigi: “Quando sento il profumo del caffè mi viene voglia di recedere ai propositi di astinenza dal caffè, poi resisto ma rimane in me il desiderio.”
Assunta: “Io avevo la caffettiera napoletana, il caffè mi piaceva molto.”
Natalina: “In maremma anche noi usavamo la caffettiera napoletana e durante la guerra, il caffè era di cicoria.”
Gina: “Che schifo il caffè di cicoria! Se la ricorda la filastrocca, “il caffè della Peppina che si beve alla mattina…..” .
Carolina: “Anche al circolo ufficiali davano il caffè. Si ballava, si facevano balli antichi, poi ci si sedeva tutti intorno ad un tavolo e i camerieri passavano con il caffè.”
Giuseppina: “Insieme a mio marito andavamo a prendere il caffè espresso a Moncalieri”.
Margherita: “ Di nascosto da mia mamma , quando ero piccola, inzuppavo un pezzo di pane nel caffè, lo spolveravo con lo zucchero e lo mangiavo. Ma che buono che era!”
Riccardo: “E’ una bella poesia con un senso, dice proprio le parole giuste. Quando ero a casa la mamma mi preparava il caffè e delle volte me lo preparavo anche io: prendevo la macchinetta la mettevo sul gas e quando sentivo grrrrrrr la toglievo.”
Saluti dagli Ospiti della Casa di Riposo Trisoglio