Timidezza
Entro dentro il silenzio
senza far rumore
lasciando aperta la porta del cuore
ho messo l’olio sui cardini,
l’uscio invadente avvolto dallo zerbino.
Il cuore sembra fermo
al tuo giungere,
non oso pronunciare il tuo nome,
e che il vento taccia il suo ululare tra le foglie del castagno.
Solo il sole riesce a sciogliere
le mie labbra chiuse dal tuo arrivo,
e nel silenzio pronunciano parole sussurrate
tra le foglie del castagno
mentre il vento ritorna ad ululare.
Comments 2
Ciao, questa poesia mi piace molto. Anche io ne avevo scritta una sulla timidezza tempo fa. Le tue parole esprimono al meglio ciò che volevo comunicare!! Grazie!!
Ciao,
Io non so scrivere poesie, ma vorrei citarne una che mi piace molto e che un tempo mi ha aiutato a superare la timidezza:
A uno sconosciuto
Sconosciuto che passi! Tu non sai con che desiderio ti guardo,
Devi essere colui che cercavo, o colei che cercavo (mi arriva come un sogno),
Sicuramente ho vissuto con te in qualche luogo una vita di gioia,
Tutto ritorna, fluido, affettuoso, casto, maturo, mentre passiamo veloci uno vicino all’altro,
Sei cresciuto con me, con me sei stato ragazzo o giovanetta,
Ho mangiato e dormito con te, il tuo corpo non è più solo tuo né ha lasciato il mio corpo solo mio,
Mi dai il piacere dei tuoi occhi, del tuo viso, della tua carne, passando,
In cambio prendi la mia barba, il mio petto, le mie mani,
Non devo parlarti, devo pensare a te quando siedo in disparte o mi sveglio di notte, tutto solo,
Devo aspettare, perché t’incontrerò di nuovo, non ho dubbi,
Devo vedere come non perderti più.
Walt Whitman