Non sono niente….Non sarò mai niente….Non posso voler essere altro che niente….A parte questo, io, chiudo in me tutti i sogni del mondo.
Niente mi soddisfa, niente mi consola, tutto (che sia esistito o meno) mi sazia. Non voglio avere un’anima e non voglio abdicare ad essa. Desidero ciò che non desidero ed abdico a ciò che non ho. Non posso essere niente e non posso essere tutto: sono il ponte di passaggio fra ciò che non ho e ciò che non voglio….Esisto senza che lo sappia e morirò senza che io lo voglia. Sono l’intervallo tra ciò che sono e ciò che non sono. Fra quanto sogno di essere e quanto la vita mi ha fatto essere, la media astratta e carnale fra cose che non sono niente, il niente di me stesso. Che inquetudine se sento, che disagio se penso, che inutilità se voglio! Mi interrogo e mi disconosco.
Non ho mai fatto niente di utile ne farò mai niente di giustificabile. Quella parte della mia vita che non ho dissipato ad interpretare confusamente nessuna cosa, l’ho spesa a dedicare parole alle intrasmissibili sensazioni con le quali rendo mio l’universo sconosciuto.
Sono stanco di me oggettivamente e soggettivamente. Sono stanco del tutto e del tutto di tutto. A volte e ogni volta e quasi all’improvviso, mi si manifesta in mezzo alle sensazioni una così terribile stanchezza della vita che non esiste la più piccola ipotesi per vincerla con l’attività. Per sventarla, il suicidio sembra incerto; la morte pur se presuppone l’incoscenza sembra perfino insufficiente. E’ una stanchezza che tende non al cessare di esistere (ammesso che possa essere possibile) ma è qualcosa di molto più orribile e profondo: perfino il cessare di essere stato, ciò che non è possibile.
Comments 3
ciò di cui parli sono gli scarti, le fessure, ciò di cui la nostra vita è fatta.
come te, io.
Invece tu sei qualcuno. Perchè sei unico. Non sei le tue azioni, non sei le tue emozioni. Tu sei molto di più. Guarda dentro di te e non fermarti sino a quando non avrai sentito la tua forza, il tuo potenziale
Mi sembra di vedere delle frasi riprese pari pari da Il libro dell’inquietudine di Bernardo Soares scritto da Fernando Pessoa. Mi raccomando, citate sempre le fonti, altrimenti sfociate nel plagio.