Lettera aperta (in risposta) ai ragazzi della 3 B Noberto Bobbio-parte II

Verso i 14 anni per gioco abbiamo rubato la prima auto,non l’avessi mai fatto, ne ho fatto un hobby per quanto mi piace guidare. Guidavo così tanto che oltre portarmi in giro, mi ha portato dritto nel carcere minorile, anche lì, gran errore da parte dello Stato. Il carcere cari miei non è altro che una scuola del crimine.

Uno finisce in carcere perché commette errori e tanta gente uguale all’altra non porta a nessun lieto fine. Io ho anche pianto quando dopo 13 giorni mi hanno spostato in una comunità per devianza minorile, stavo così bene con i miei amici di “infanzia”, si, eravamo quasi tutti lì e quando ti sentivi uno stronzetto, lì dentro lo esalti di più.

Dovrebbero trovare un altro rimedio per la prima volta che ti devono portare lì dentro.

Secondo me bisognerebbe spostarsi di città ed essere seguito per un vero reinserimento. Questa strana vita ti oscura i dolori della tua famiglia, ti fa vivere in un grande egoismo e più si va avanti più la voglia di aprire gli occhi svanisce. Ne ho fatte tante, ma veramente tante e altrettanto tante sono state le volte che ho avuto la possibilità di voltare pagina, ma è come il vizio del fumo, smetti solo se la tua testa dice basta, nessuna malattia ti toglie la sigaretta se tu non vuoi.

Ho commesso vari reati, anche se i furti d’auto mi regalavano qualcosa in più, e più andava avanti la mia vita più accumulavo precedenti penali e anni di carcere. Ho commesso rapine sono stato accusato di estorsione (ero innocente).

Si, capita anche questo.

Purtroppo perdi la credibilità di onesto cittadino e io mi sono ritrovato a pensare una cosa: si sono innocente ma merito comunque di stare qui per le volte che non mi hanno preso.

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