Risposta di Giulio alle domande poste dagli studenti del Progetto: "Il blog entra a scuola"

Risposta di Giulio alle domande poste dagli studenti del Progetto: “Il blog entra a scuola”

Risposta di Giulio alle domande poste dagli studenti del Progetto: "Il blog entra a scuola"

Buongiorno ragazzi,

volevo subito ringraziarvi per i vari pensieri e domande da voi poste.

Devo dire che leggere i vari scritti mi ha fatto davvero piacere, perché sapere che voi siete interessati a persone che nemmeno conoscete mi fa sentire più vivo, tirandomi su il morale e dandomi più forza per affrontare questo periodo di detenzione.

Qui dentro è un mondo parallelo, dove molte cose sono amplificate come le varie emozioni che si provano quotidianamente. Il solo fatto di ricevere una lettera ti cambia la giornata, rendendoti felice.

Qui apprezzi il valore delle cose e sogni di bere un po’ d’acqua in un bicchiere di vetro, mangiare con posate d’acciaio, in un piatto di ceramica… Perché qui è impossibile farlo. Potrei farvi una miriade di esempi banali, ma credo di avervi reso l’idea.

Qui si soffre la libertà e vi garantisco che l’emozione più grande che si prova quando si viene scarcerati è una cosa indescrivibile, un insieme di emozioni, le quali si dividono tra felicità sfrenata, paura e senso di frastorna mento. Il momento in cui esce dal carcere, è la cosa più bella che si possa provare.

Tuttavia non vorrei apparire come una vittima e neanche farvi pena. Purtroppo sono il carnefice, quello che ha commesso il reato, facendo del male ad altri anche se non fisicamente. Mi dispiace per il male che ho prodotto, mi piacerebbe ricominciare una nuova vita. Ho buttato nel cesso 20 anni, vissuti tra cocaina, in mezzo ad una strada e il carcere.

Poco di questi 20 anni posso salvare, solo quei pochi anni in cui facevo il camionista, uscivo con una brava compagna e avevo la cosa più importante: mio padre. Solo adesso capisco quanto sono importanti i propri genitori. Abbiate rispetto e stima, sia per i vostri familiari che per voi stessi.

Dimenticavo di presentarmi: sono Giulio, ho 43 anni e nel salutarvi vi voglio dire solo una piccola cosa che diceva un famoso scrittore e ho fatto mia: “non bisogna mai fare un passo indietro, nemmeno per prendere la rincorsa”

Ciao a tutti!

Giulio


 

 

 

 

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