Vorrei urlare in silienzio,
un silenzio che vorrei fosse ascoltato.
Vorrei camminare con i piedi ben saldi a terra,
non dover pù correre in bilico su di un filo sospeso,
cadere sempre in piedi,
e non ricominciare sempre da zero.
Vorrei non fare più i conti con la coscienza,
rimuovere tutti i rimorsi e tornare a stimarmi.
Vorrei accontentarmi di tutto,
e di nulla.
Vorrei sentire il calore di un grosso abbraccio,
e un piccolo bacio.
Vorrei sempre ridere,
e non piangere più.
Vorrei una donna che mi voglia bene,
e che mi accetti così come sono.
Vorrei, vorrei, vorrei semplicemente vivere!
Tutto questo forse è troppo?
Comments 5
non è troppo Giulio, è la vita quella che vorresti, perchè la vita è fatta di sorrisi, di amore e di lunghi percorsi…
Penso che durante il cammino della vita molto spesso si possa cadere, inciampare, alcune volte ci si trova davanti delle salite ( e immagino che il carcere rappresenti una vera salita) ed è naturale fermarsi perchè spaventati o perchè troppo stanchi di ricominciare…..
io non so cosa voglia dire vivere in carcere e vivere il carcere, ma nella mia vita sono stati diversi i momenti in cui presa dalla stanchezza avrei fatto volentieri la valigia per non inseguire più i miei sogni perchè troppo stanca. Oggi ho un lavoro che mi piace e benchè sappia che tra due mesi il mio contratto scadrà, sono felice di non essermi fermata davanti a quella salita di sacrifici e oggi ho più fiducia in me stessa. Ti auguro che il tuo fine pena sia vicino, ma soprattutto ti auguro che fuori ci sia un sorriso, una mano amica che possa aiutarti ad affrontare quella parte di vita “bella” che hai lasciato fuori.
Ciao Giulio,
per caso ho letto oggi la tua poesia, bella.
Ciao Carlotta,
anche se in ritardo vorrei innanzitutto ringraziarti per il tuo commento, senza pregiudizi e spontaneo.
Forse non ci crederai, però mi hai dato un pò di fiducia e coraggio (un piccolo mattoncino) per poter rifarmi una vita ricominciando da zero.
A febbraio finirò di scontare la mia pena qui, ed è proprio da quel piccolo mattoncino che mi hai dato tu da dove ripartirò presto.
E’ molto bello pensare che tutto questo accada grazie ad una persona che non conosco neanche anche se mi piacerebbe.
Buona fortuna per il tuo lavoro spero di cuore che ti rinnovino il contratto per molto tempo.
Credo che tu lo meriti.
Grazie e davvero grazie.
Giulio
ciao Giulio,
ti ringrazio e per me è stato un piacere scriverti.
Ti auguro un tempo migliore, il tempo del coraggio e della fiducia. Credi in te stesso, nelle nuove possibilità. Lo sai meglio di me, fuori il mondo è in perenne crisi….ma c’è spazio per riprovare ad avere una vita semplice.
In bocca al lupo.
Carlotta
A volte il silenzio è la miglior risposta e a volte nel silenzio risiedono parole, emozioni e pensieri ben più profondi e reali di ciò che invece viene ripetuto fino alla nausea.
E’ difficile camminare dritti e sicuri per la propria strada, a volte ci sono degli ostacoli e quando non ce ne sono si può sempre inciampare nei propri piedi, ma una volta una persona saggia ha detto “Se vuoi fare un passo avanti, devi perdere l’equilibrio per un attimo”.
Non si può cadere sempre in piedi, la vita pone molte domande e dà pochissime risposte, poche certezze e molti dubbi.
Ma possiamo cercare di diminuire molti dubbi partendo da noi stessi, guardandoci allo specchio e pensando che quella persona che vediamo di fronte a noi è la nostra partenza.
Voler vivere non è troppo, è il minimo…e volerlo fare bene è un diritto che dipende da noi.
Guardati allo specchio, sii felice, orgoglioso e fieri di chi sei.
La tua vita dipende da te.