Come passa il tempo!
Ogni tanto ci penso, soprattutto dopo l’incontro con i ragazzi della scuola. Mi è capitato svariate volte di ripensarci, di rileggere i loro commenti.
Anche da casa sono andato sul Blog e ho risposto a Martin. Ho letto anche qualcosa di mio.
Rispetto all’incontro a scuola e agli studenti che ho incontrato, ho pensato che ho 20 anni più di loro e che la mia vita sta passando in fretta e io ho buttato gran parte della mia vita qui dentro.
Sicuramente non recupererò niente, ma già dedicare parte di me a qualcun’ altro mi fa star bene. Quando arrivano dei commenti ai miei post mi rendete molto felice, mi fate sentire un’altra persona, quella che voglio essere fuori di qui.
Colgo l’occasione per augurare a tutti una Buona Pasqua e spero di passarla bene anch’io, dovrei essere a casa in permesso con parte della mia famiglia.
A presto
Marco
Comments 7
Ciao Marco,
sono capitata su questo blog per caso, e sì il tempo è proprio volato mentre leggevo i tuoi post e quelli di altre persone detenute. E’ davvero interessante!
Dici che hai buttato via del tempo, credo però che le lancette della vita si siano “arrestate” in carcere, è vero il tempo degli anni lo hai passato lì dentro, ma la cosa più importante è come si vive.
Alcune volte fuori il tempo passa talmente in fretta da pensare che si stia vivendo solo il tempo del lavoro, degli impegni, delle scadenze. A mio parere la vita è altro, la vita è emozione, la vita è esserci e dai commenti degli studenti credo proprio che tu ci sia stato in questo nuovo tempo.
Colgo l’occasione per augurarti Buona Pasqua e in bocca al lupo per questo nuovo orologio di vita!
ti auguro buona pasqua anche a te, grazie per il commento, questa volta il lupo non mi mangerà e il nuovo orologio me lo vivrò fino in fondo, grazie ancora
Ciao Marco, scrivo a te, ma è come se scrivessi alle altre persone che abbiamo incontrato in Prometeo. Sono un’insegnante venuta in carcere con la mia classe durante questa settimana. Volevo dirti, dirvi, come ritengo importante l’incontro con voi e tutto il percorso che abbiamo fatto in due anni con i miei ragazzi. Perché conoscere il carcere e le persone che lo abitano significa conoscere l’altra faccia della nostra società, quella nascosta, in ombra che ci aiuta davvero a capire che società siamo. E’ un po’ come si trattasse di una consapevolezza di noi stessi, diventare consapevoli di come e chi siamo, per essere davvero noi stesse/i. E perché ciò accada è necessario accettare e voler vedere la nostra parte nascosta, l’ombra.
Ho capito una cosa importante durante questi anni di percorso di crescita: che in carcere ci potrei essere io, che potrebbe accadere a me di commettere un grosso errore… che non sono né meglio, né peggio di nessuno/a di voi. Allora è importante vivere con questa consapevolezza ed impegnarsi per realizzare, creare situazioni, relazioni, in cui i giovani possano crescere, capire, scegliere, incontrare persone adulte responsabili e capaci di volere loro bene, così come sono. Aiutarli a costruire un mondo umano, migliore, più attento alle sensibilità di ciascuno/a, che offra opportunità di formazione, studio, lavoro e di educazione.
Ti saluto, salutando tutti. Un caro abbraccio! chiara
Ciao Marco, leggendo i tuoi post mi sono soffermata molto su alcuni aspetti e su alcune riflessioni che hai fatto. Oggi ti devo ringraziare perchè mi hai fatto pensare alla poca considerazione che a volte si ha della vita e del tempo. Sicuramente non sarò più così incauta. Anche io faccio parte di una scuola che partecipa al progetto che abbiamo fatto con Valeria e come tanti aspetto di conoscerti, magari il prossimo anno.
Grazie per il tuo tempo . Arianna.
Grazie a te Arianna, il mio tempo si appaga nel vedere un commento al post, mi riempie di gioia quando leggo che un mio pensiero fa bene ad altri, che riesce a far cambiare pensiero o a far conoscere un altra realtà della vita, anche io aspetto di conoscerti e conoscere tanti come te, grazie ancora, a presto Marco
blog aggiorniamo l’ora? sono precisamente le 00:01 del 07/06/2015 grazie 🙂
Ciao Chiara, prima di tutto devo chiederti scusa per il mio ritardo.
Mi piace molto il tuo commento, si sente il calore dell’amore che provi per la vita e per il rispetto di essa. Questi incontri sono molto importanti per entrambe le parti, un confronto è sempre costruttivo qualunque sia l’argomento, e personalmente mi piacciono tantissimo. Una volta sono andato io con Valeria in una scuola, non vedo l’ora di rifarlo, anzi se mi inviti accetterò volentieri anche da uomo libero.
Scrivi una cosa molto vera, una cosa che pochi pensano: qui dentro può capitare a chiunque di cascarci, quindi è giusto assaporare l’amaro prima che ti tocca mangiarlo per forza.
Ti ringrazio da parte mia e di tutti i ragazzi, blog compreso, spero di avere altri incontri con voi e con altre classi. Grazie per l’abbraccio! È arrivato?