Nell’ultimo incontro del nostro Laboratorio Scolastico 2017, abbiamo letto insieme agli studenti due storie tratte da due post del blog Dentro e fuori:
- “Chi è il figo e chi è lo sfigato?” di Oscar
- La “Lettera aperta (in risposta) ai ragazzi della 3 B Noberto Bobbio” di Marco
Dopo la discussione abbiamo chiesto ai ragazzi: come sarebbe andata a finire, secondo loro?
Qui riportiamo alcune delle loro risposte
I
Ciao Oscar, leggendo la tua storia, in parte mi sono identificato in te, perché prima pensavo che si diventava figo facendo delle cose non molto positive. Io sono nato in Perù, sono vissuto lì fino a 15 anni ma stavo prendendo la strada sbagliata. Poi ho deciso di cambiare, concentrarmi di più nella scuola, lasciare da parte gli amici che mi stavano facendo del male, ho deciso di stare di più con la mia famiglia. Ora sto bene, studio e sono tranquillo,senza cattive amicizie. In conclusione non è tardi per cambiare.
II
Ciao Oscar, ho letto la sua lettera e ritengo sinceramente che far parte dei fighetti sia solo un modo per farsi vedere perché realmente si è molto deboli e la maschera del figo della situazione in qualche modo ci tira su moralmente. Quindi tornando alla tua domanda finale, la mia conclusione è che il vero sfigato è colui che si nasconde dietro ad una maschera per sembrare più forte, non chi è semplicemente se stesso.
III
Mi ha colpito l’ultima frase. Quando esci dal carcere capisci la vera importanza della vita, ti penti per tutto quello che hai fatto e per qualche momento vorresti tornare indietro.
IV
Credo che Oscar sia un ragazzo sveglio ed intelligente, rimasto schiavo di uno stile di vita e di un coinvolgimento completamente sbagliato. Spesso ragazzi molto intelligenti rimangono vittime di cattive abitudini.
V
Oi tudo beim? Mi chiamo Elena, sono un pò come te, con un’unica differenza, mi sono salvata un pò prima, ho evitato la prigione.
Rispondo solo alla tua domanda,credo che non ci sia nessun figo e nessun sfigato. L’importante è capire che a volte l’attrazione nel perseguire strade devianti soprattutto in un età così debole è forte e a 12 anni una persona non credo sia molto consapevole di se stesso e della sua identità.Io stessa ho ancora qualche difficoltà e ho quasi 18 anni. L’importante è rialzarsi più forti di prima, se Francesco è riuscito a diventare un medico,io spero che anche tu un giorno riuscirai a raggiungere un tuo obiettivo. Sei più che sveglio e il fatto che riconosci l’errore che hai commesso pentendone vuol dire che oramai sei adulto,non sei più un ragazzino per cui rimboccati le maniche e raggiungi un tuo obiettivo, d’altronde se si giudicasse la capacità di un pesce ad arrampicarsi su un albero verrebbe sempre riconosciuto come incapace. Faccio gli auguri a Francesco per essere diventato un medico senza problemi,ma farò il doppio degli auguri a te il giorno in cui conseguirai il tuo obiettivo perché a differenza sua, hai avuto i tuoi ostacoli e sarai riuscito a superarli. Non sottovalutarti, ognuno è perfetto in sé a modo suo. Siamo fatti della stessa sostanza delle stelle.
VI
Secondo me non è normale dimostrarsi fighi a qualcuno anche avendo 12 anni. Ci può stare una siga, una birretta etc. alla fine quello che ci ha rimesso nella vita sei stato tu non francesco.Spero che tu caro Oscar cambierai in tutti i sensi, perché la vita al di fuori è più bella di stare dentro ad un carcere. Basta la tua volontà di cambiare.
VII
Secondo me sei stato fesso in tutto. Anche io sono pugliese. Volevo dirti che anche io ho vissuto senza padre e adesso ne ho 17 e vivo con mia madre che ha 4 figli. Tu dovevi capire già dall’inizio i tuoi errori ma penso che gli hai capiti. Una cosa che vorrei dirti non fidarti delle persone che ti mettono nei guai e per causa tua hai perso. La donna che amavi, la tua vita sarà normale quando imparerai a lasciare persone che non possono stare con te inizia a conoscere persone per bene. Spero che il tuo sogno si avveri di incontrare la tua famiglia. Ti auguro tanta fortuna, basta la tua volontà di cambiare.
VIII
Caro lettore, non ti conosco però sono molto curiosa di sapere le tue sensazioni ed emozioni. Sono estremamente convinta che ognuno sia imperfetto e che noi tutti viviamo in una società paradossale. Comprendo le difficoltà di molti nel conformarsi alle regole, spesso la vita è ingannevole e altrettanti volte è crudele, ma la consapevolezza è un’arma che rende l’essere umano meno debole e fragile alle difficoltà delle società. Tutti possiamo sbagliare, tutti noi siamo imperfetti, ogni essere umano ha un potenziale e deve emergere.