Il racconto di Leo, detenuto presso la sezione Prometeo del carcere di Torino, delle sue esperienze dei reinserimento

Leo parla delle sue esperienze di reinserimento

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Ciao sono Leo, che dirvi, per me tutte le volte che esco dal carcere la parola reinserimento non è un problema sul piano delle relazioni umane perché riesco ad entrare in relazione con tutti in pochissimo tempo. Quello che trovo duro è trovare un lavoro, e tutte le volte non riesco a trovare niente un po’ per l’età – io ho 45 anni – e un po’ anche perché dopo sette/otto mesi che cerco e non trovo niente, la cosa che mi viene più facile è andare a delinquere.

Una volta, dopo 21 mesi di comunità, arrivato alla fase del reinserimento, provando a cercare lavoro mi sono perso con la droga e così mi è stato revocato tutto e sono tornato in carcere. Uscito per l’ennesima volta dal carcere mi sono trovato di nuovo a cercare lavoro, ma niente, per cui il mio problema principale è il lavoro, e in questa società non ti aiuta nessuno: solo belle parole, ma poi fatti concreti non se ne vedono.

Un’altra volta sono riuscito ad andare di nuovo in comunità, ma sono durato solo due mesi, poi me ne sono andato e mi hanno di nuovo chiuso.

Ora il mio fine pena si sta avvicinando e non vedo l’ora di uscire e vedere di trovare un lavoro che mi permetta di sopravvivere: mi accontento di poco, sono stufo di far galera.

Ci vediamo il 27 febbraio, così se avete domande cercherò di darvi delle risposte in merito.
Mi raccomando, studiate!
Ciao,

Leo

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