gli studenti del polo universitario del carcere di torino ricordano com'erano a 18 anni

“Quando avevo 18 anni…”: i ricordi dei detenuti del Polo

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Quando avevo 18 anni…

Ero una vera capa pazza.

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Mi hanno licenziato dal lavoro come gommista e ho iniziato a delinquere, senza compiere 19 anni mi hanno arrestato e mi hanno condannato a 4 anni.

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La patente.

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Di certo sono tanti gli anni che mi separano da quel periodo in cui si sono ripetute situazioni che mi facevano sentire più grande: il diploma, il militare, la patente. E nel mio modo di vedere la vita credevo di essere diventato adulto. E mi sentivo felice di aver raggiunto una meta, che da allora è corsa inesorabile. Ma fra tutto conoscevo quello che più di ogni altro ha significato tanto: l’amore.

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La vita allora era chiaramente diversa, le cose sembravano senza sfumature, non perché lo fossero, ma perché la spensieratezza era seconda forse alla spregiudicatezza, ricordo una realtà delle volte patinata e condita da inaspettate situazioni.

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A diciott’anni sognavo di pilotare aeroplani e convinsi mio padre a prestare l’assenso paterno per frequentare il corso di pilotaggio presso il locale aeroclub.

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Se avessi avuto un po’ più di sale in zucca…

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All’età di 18 anni mi sembrava di toccare il cielo con un dito, di essere il padrone del mondo, con i miei tanti sogni da realizzare.

 

Gli studenti del Polo Universitario

Comments 5

  1. quando avevo 18 anni non mi ricordo quasi niente, solo la voglia di abbandonare quella odiosa scuola, avevo addosso l’ansia di tutti, non potevo essere bocciata di nuovo ero già la pecora nera della famiglia…

  2. Quando avevo 18 anni ero insicura di tutto tranne che di una cosa: avrei viaggiato, visto il mondo magari facendo della mia passione per la scrittura un lavoro…che so il reporter …. e fatto almeno 4 figli.
    Quasi 20 anni dopo nessun figlio e ancora pochi timbri sul passaporto… ma scrivo!

  3. Quando avevo 18 anni mi sono innamorata, saltavo la scuola e passavo le giornate al parco. Sognavo di andarmene da lì e di vedere dell’altro… Forse un po’, nel tempo, ci sono riuscita!

  4. Quando avevo 18 anni ero una sognatrice, credevo che tutte le difficoltà erano solo un pensiero negativo della gente che mi circondava, invece poi mi sono svegliata dal sogno quasi un incubo e ho capito che la vita ti mette a dura prova..
    Ero anche insicura, paura di essere delusa, la voglia per la scuola era quasi azzerata eppure oggi son fiera è orgogliosa di quella che sono, e chissà forse un giorno ritornerò a sognare proprio come quando avevo 18 anni…

  5. Quando avevo 18 anni, non era molto tempo addietro. Eppure, benché sia passato poco (se consideri la vita tutta), i ricordi sono già flaccidi, come se una marea lenta e continua li stesse spazzando via. Quando ero molto piccola, avevo paura di tutte le cose nere, mi sembrava che portassero tristezza nel mondo. Così chiedevo a mia madre di lasciare le luci di casa accese. Adesso casa è un puntino laggiù. Spesso è spenta, come un vestito logoro e vecchio. Ma è la vita, che va e viene come una passeggiata. Esistono cose che sono lampi nel cielo, poi si spengono, come se non fossero mai esistite. Ecco, queste cose sembrano tanti fuochi d’artificio, che lasciano a terra scintille. Tutti noi, altro non siamo che scintille.

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