Come blog Dentro e Fuori, siamo molto felici di poter presentare questa nuova collaborazione con la Casa Circondariale di Pisa. All'interno del blog saranno infatti ospitati gli scritti dei suoi detenuti, prodotti nel contesto del Laboratorio di Scrittura organizzato e condotto da Giovanna Pisapia, la quale sarà il nostro tramite, la nostra porta in questa nuova realtà, e alla quale lasciamo la parola per descrivere il progetto, nel suo contributo Il ritorno di Ulisse.
Il ritorno di Ulisse (ovvero : “Dell’inquietudine”)

L’occasione da cui nasce il progetto, discusso insieme ai partecipanti, durante gli incontri in biblioteca, nelle calde mattine estive, è la mostra di De Chirico a palazzo Blu, a Pisa. Una mostra che ho visto solo io, naturalmente, ma alla quale mi sono recata solo dopo che uno degli studenti aveva espresso profondo rammarico per non poterla visitare e mi aveva “raccontato” De Chirico, un artista fra i suoi preferiti.
Fra i quadri mi ha colpito immediatamente “Il ritorno di Ulisse”, per i suoi richiami alla mia esperienza in carcere: un Ulisse in viaggio nello spazio ristretto di una stanza.
Nell’Odissea, Ulisse torna a Itaca dopo innumerevoli peripezie, dopo un viaggio lunghissimo, dopo aver rinunciato all’amore di donne bellissime e all’immortalità.
Eppure, una volta a Itaca, dopo aver ritrovato Penelope, il figlio e aver cacciato i Proci, Ulisse riparte. Ha nostalgia del mare? Dei suoi viaggi?
Nostalgia.
Forse Ulisse ha nostalgia di qualcosa d’altro, di qualcosa che non sa … qualcosa di inafferrabile, che solo nella ricerca si può trovare.